Kulusevski: "Tacco di Kiev come Del Piero col Borussia? Non ero nato ma, magari!"

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Il talento bianconero a Sky Sport parla del gol di tacco sfiorato a Kiev: "Giocata naturale. Il gol di Del Piero al Dortmund? Non lho visto, non ero nato... Ma spero un giorno di farne uno così in Champions". Il suo rapporto con Pirlo: "Fondamentale avere un allenatore che lancia i giovani. Con lui non è l'età a fare la differenza, ma ciò che si dimostra durante gli allenamenti"

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"Il gol di Del Piero non l'ho visto, non ero ancora nato (ride, ndr) ma spero un giorno di fare un gol così in Champions". In un'intervista esclusiva con Sky Sport, Dejan Kulusevski parla del gol di tacco sfiorato a Kiev contro la Dinamo martedì nel 2-0 della Juventus all'esordio nella Champions League 2020/21. Il tentativo del talento svedese con passaporto macedone, respinto dal portiere ucraino Buschchan, ha ricordato un celebre gol di tacco segnato dai bianconeri nella competizione: quello di Alessandro Del Piero nella finale dell'edizione 1996/1997, persa per 3-1 contro il Borussia Dortmund. "Ci ho pensato pochissimo - le parole di Kulusevski - la palla è arrivata indietro rispetto alla mia posizione sull'assist di Ramsey e ho provato a fare l'unica cosa che potevo. Ho tirato ma da posizione non troppo ravvicinata, era complicato far gol".

"Pirlo perfetto per noi giovani"

Ai microfoni di Sky, Kulusevski ha anche raccontato il legame con il suo nuovo allenatore "Mister Pirlo è perfetto perchè ti dà fiducia: sai che se fai bene, puoi giocare. Avere un allenatore che non ha timore di lanciare i giovani è fondamenale. Autore di una rete all'esordio in campionato contro la Sampdoria, il 20enne svedese con cittadinanza macedone ha sempre giocato titolare nei quattro incontri ufficiali giocati con la Juve. "Il mister e lo staff mi aiutano davvero tanto, sia in campo che fuori - assicura Kulusevski - rispondono sempre a tutte le mie domande e mi danno una grossa mano in campo e fuori. Quando non faccio qualcosa che mi viene richiesto, me lo dicono subito in  modo da non ripeterlo". Il segreto? "In un top club come la Juve non è l'età a fare la differenza, ma ciò che si dimostra durante gli allenamenti. Qui non si fanno differenze di età o altro, non conta quanti anni hai o altro. Se uno deve giocare, gioca".

Juventus' Spanish forward Alvaro Morata celebrates with a teammate after the UEFA Champions League group G football match between FC Dynamo Kiev and Juventus at the Olympiyskiy stadium in Kiev on October 20, 2020. (Photo by Sergei SUPINSKY / AFP) (Photo by SERGEI SUPINSKY/AFP via Getty Images)

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"Concorrenza con Dybala? Più siamo, meglio è"

Nelle prime apparizioni con la Juventus, Kulusevski ha giocato sulla trequarti, da seconda punta e anche, come accaduto contro la Roma, da esterno di centrocampo. "Giocherò dove mi mette l'allenatore, ho provato più ruoli. Quando il mister mi schiera in una posizione, mi spiega sempre come devo interpretare i miei compiti - assicura -  concorrenza con Dybala? Qui ci sono tanti giocatori fortissimi e la concorrenza è la cosa migliore per tutti. Per me, che devo guadagnarmi il posto ogni giorno in base a cosa faccio vedere in allenamento. Non si può giocare sempre, ma quando verrò chiamato in causa darò sempre il massimo".

"Covid? Non è semplice, ma dobbiamo conviverci"

Una battuta è anche riservata all'emergenza Covid, che sta condizionando anche il mondo del calcio: "Le difficoltà ci sono, inutile negarlo. Non è facile per nessuno vivere questa situazione. Non torno a casa da quasi un mese, si fa quello che si può. Devo vedere le cose positive, ora conosco i miei compagni molto meglio, il mister, ci siamo allenati molto insieme". Il 20enne ex Parma cerca però di essere ottimista: "Spero tra poco di poter tornare a casa. Vedere i parenti, gli affetti, ti ricarica: ci aiuterà ad avere ancora più energia".

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