L'ex numero 10 bianconero analizza al Club di Sky Sport il momento della Juve e "consiglia" Pirlo sulla formazione: "Ha a disposizione un grande potenziale sugli esterni con Chiesa e Kulusevski, non escluderei la possibilità di giocare con due centrocampisti centrali in un 4-2-4"
Un avvio di campionato stentato, con più difficoltà rispetto al previsto. 9 punti in 5 partite per la Juve, con due vittorie e tre pareggi, l’ultimo contro il Verona allo Stadium. La Juve non partiva così male dal secondo anno di Allegri (stagione 2015/16, allora i punti erano 5). "Pirlo sta cercando delle soluzioni, cambierà la squadra anche in base agli avversari e non è escluso che cambi anche modulo. A un certo un punto bisogna fare affidamento su quelle che sono le potenzialità a disposizione”, l’analisi del momento bianconero di Alessandro Del Piero al "Club" di Sky Sport, dopo l’1-1 tra la Juve e il Verona nella quinta giornata di Serie A. "La Juve sugli esterni con Kulusevski e Chiesa ha un grande potenziale di spinta, di uno contro uno, di gamba. Senza dimenticare Cuadrado, che in quella posizione può eventualmente giocare. Vedo anche la possibilità di giocare con due centrocampisti centrali, anche per un eventuale 4-2-4", ha proseguito l'ex numero 10 della Juve".
Del Piero schiera la "sua" Juve
Del Piero traduce le parole nel post partita del suo ex compagno di squadra: "In un momento di apprendimento come quello attuale, il bilanciamento è la cosa fondamentale. La difficoltà di Pirlo penso sia questa, ovvio che quando si è in difficoltà bisogna mantenere la squadra legata il più possibile, però bisogna vincere le partite e sei hai tanto potenziale in attacco bisogna sfruttarlo: un 4-2-4 in questo momento potrebbe dare libertà necessaria ai quattro davanti che sono forti". Secondo Del Piero ecco la sua idea formazione: "Chi sono questi 4 che schiererei? Come è stato detto in studio, dico Kulusevki a destra, Chiesa a sinistra e Dybala-Ronaldo o Dybala-Morata. In Europa sicuramente così. L’acquisto di Morata è da tenere in considerazione, se poi ci ricordiamo Ronaldo a Madrid aveva Benzema che faceva tanto lavoro sporco. La consistenza del centrocampo e il tenere palla più dell’avversario sono fondamentali", ha concluso Del Piero.