Milan: il ritorno di Rebic, l’altro Ibra

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Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

Probabile titolare contro il Lille, il croato punta a tornare al top come nella prima parte del 2020, quando è stato lui a trascinare i rossoneri

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Se il 2020 è stato ed è dal punto di vista globale un disastro, dal punto di vista sportivo per il Milan è stato e sarà l’anno della svolta. Anzi della rinascita. Gli uomini copertina sono i soliti, ma ce n’è uno che è stato determinante quando ancora il Milan era in crisi. Determinante nei numeri. Nell’atteggiamento. Nella predisposizione.

Gol & rinnovo

Ante Rebic è stato l’altro Ibra. Dal 19 gennaio scorso ha cambiato passo, cambiando anche il Milan. Gol su gol, corsa, assist, disponibilità a giocare in qualsiasi ruolo. E nel 4-4-2 iniziale proposto da Pioli, e nel 4-3-3 successivo, e nel 4-2-3-1 finale, attraverso il quale il Milan ha trovato la quadra tattica ideale. Ha fatto gol da esterno, ha fatto gol anche da attaccante quando chiamato a ricoprire quel ruolo. Il riscatto dall’Eintracht Francoforte è stato solo una pura conseguenza. Contratto fino al 2025 e un nuovo numero di maglia.

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L’infortunio

Eppure l’inizio di stagione per il Milan decisamente magico, per lui magico lo è stato meno. Alle 3 gare di Europa League saltate per una vecchia squalifica, si è aggiunto un brutto e fastidioso infortunio: lussazione al gomito sinistro. 27 settembre scorso. Un mese e più di stop. Contro l’Udinese il ritorno in campo. Contro il Lille probabilmente giocherà dal primo minuto. Per la felicità di Pioli e di tutto il mondo rossonero. Che non vede l’ora di rivederlo in campo... e in gol.

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