Lazio-Juventus, le chiavi tattiche della sfida

Serie A

Daniele Manusia

©Getty

La squadra di Pirlo deve ancora trovare l'assetto definitivo, quella di Inzaghi è ancora alle prese con il dubbio tamponi. La sfida dell'Olimpico si gioca domenica alle 12:30 (diretta su DAZN1 al canale 209 del telecomando Sky)

LAZIO-JUVE LIVE

Dopo la sconfitta contro il Barcellona, la partita che più di tutte ha mostrato le difficoltà incontrate finora da Andrea Pirlo nella costruzione della squadra, la Juventus ha vinto in modo convincente contro lo Spezia e il Ferencváros, in entrambi i casi per 4-1. A cambiare, oltre al livello delle avversarie, sono state alcune scelte di Pirlo. La più importante è quella con cui ha messo da parte Kulusevski, finito spesso contro il Barcellona a muoversi nelle stesse zone di Dybala, contribuendo a rendere poco fluida la manovra avanzata, per schierare due giocatori più abili a leggere gli spazi e a muoversi senza la palla. Prima McKennie contro lo Spezia e poi Ramsey contro il Ferencvaros, una partita in cui il gallese ha però subito un infortunio muscolare che gli farà perdere la sfida contro la Lazio.

 

Lo schieramento della Juventus cambia a seconda delle fasi, e in questa rotazione i movimenti del giocatore schierato sul centro-destra sono tra i più delicati. Quando la squadra difende, il centrocampista destro deve occupare la zona laterale per formare la linea di centrocampo del 4-4-2, in fase di possesso, invece, deve essere abile a leggere gli spazi, a muoversi in funzione dei movimenti dei compagni per garantire l’occupazione di tutti i corridoi verticali sulla trequarti. Quando attacca, la squadra di Pirlo schiera infatti due esterni alti e larghi in contemporanea (di solito Cuadrado a destra e Chiesa a sinistra), e tre giocatori al centro che danno appoggi tra le linee oppure si muovono in profondità.

laziojuve

In questo caso McKennie si inserisce e serve l’assist per il gol di Morata contro lo Spezia.

 

Il centrocampista destro, quindi, non si limita ad accentrarsi per lasciare la fascia alle avanzate di Cuadrado, deve anche essere abile a leggere lo sviluppo del gioco, a capire ciò che serve alla manovra a seconda della situazione, se farsi trovare in appoggio a chi ha la palla oppure alzarsi per compensare i movimenti degli attaccanti. Con Ramsey infortunato, contro la Lazio Pirlo dovrebbe scegliere uno tra McKennie e Kulusevski, con le ovvie conseguenze sugli equilibri complessivi della squadra. L’americano aggiunge fisicità e dinamismo, Kulusevski è più tecnico e offensivo e può attaccare con maggiore pericolosità la zona sul fianco sinistro del mediano della Lazio.

 

Di solito quella è la zona di Luis Alberto, che è risultato negativo all’ultimo tampone effettuato e può quindi tornare a disposizione di Simone Inzaghi. Lo spagnolo, comunque, non dovrebbe trovare posto nell’undici titolare. La confusa vicenda dei tamponi effettuati dai biancocelesti nelle ultime settimane condizionerà anche la partita contro la Juventus. La reazione finora è stata buona, almeno nei risultati. La Lazio ha pareggiato le due partite in Champions League contro il Club Brugge e lo Zenit, e in campionato ha vinto all’ultimo secondo contro il Torino. È chiaro però che le scelte limitate creano problemi a Inzaghi e possono spingerlo a cambiare i suoi piani.

 

Senza Luis Alberto e Immobile, la Lazio è meno pericolosa, specie se proverà a ostacolare il palleggio della Juve schierando il blocco difensivo ad altezze medio-basse, puntando quindi a trarre vantaggio dai problemi che ogni tanto ha la squadra di Pirlo nelle transizioni a palla persa. L’abilità in campo aperto di Immobile, e la qualità di Luis Alberto, sarebbero state ingredienti essenziali per colpire la Juve quando perde il pallone e non riesce a ritrovare in tempo la sua forma difensiva.

 

Senza due dei giocatori più importanti della squadra, il peso delle responsabilità creative si sposterà un po’ di più su Milinkovic-Savic e Correa, quelli che più degli altri possono facilitare il passaggio dalla zona di costruzione a quella di rifinitura, con un duello aereo vinto o un’iniziativa personale, e sanno trovare giocate risolutive negli ultimi metri. Immaginando la Lazio senza Luis Alberto e Immobile, gli inserimenti sul lato debole in area di Milinkovic-Savic saranno ancora più importanti.

 

Da quando Acerbi si è spostato a giocare come centrale sinistro, infatti, la squadra di Simone Inzaghi riesce ad arrivare sul fondo soprattutto da quella parte, utilizzando le sovrapposizioni del suo difensore mancino per creare triangoli e rendere più facile il palleggio. Nella Lazio nessuno ha crossato più di Acerbi nelle ultime partite, e da uno dei suoi cross è arrivato il gol di Caicedo contro lo Zenit. Con la palla a sinistra, gli inserimenti sul lato opposto di Milinkovic-Savic sono tra le soluzioni più pericolose che possiede la Lazio per sorprendere la difesa della Juve.

laziojuve1

La Lazio ha pareggiato contro lo Zenit grazie a un cross da sinistra di Acerbi. Se oltre a uno tra Caicedo o Muriqi dovesse esserci anche Milinkovic-Savic, per la Juve sarebbe complicato difendere la sua area.

 

Per gli equilibri degli schieramenti, e più in generale della partita, la zona di campo a sinistra per la Lazio, e a destra per la Juve, è insomma particolarmente delicata. È lì infatti che si concentrano alcuni dei meccanismi più importanti di entrambe le squadre. La Lazio ha trovato nelle sovrapposizioni di Acerbi una soluzione comoda per far avanzare la manovra, la Juve invece si appoggia ai movimenti e al dinamismo del centrocampista destro per rendere più fluido in possesso nella metà campo avversaria e non perdere stabilità in fase difensiva.

 

Ovviamente anche gli incroci nel resto del campo propongono temi e duelli interessanti. Ad esempio sulla fascia in cui dovrebbero incrociarsi Chiesa e Marusic, che di solito vengono isolati e incoraggiati a puntare il loro avversario per creare vantaggi, e con i loro duelli possono dare una svolta alla partita. La Juve, poi, può contare sul grande momento di forma di Morata, autore di una doppietta contro il Ferencváros, e ovviamente su Cristiano Ronaldo, tornato con una doppietta contro lo Spezia e capace finora di segnare 5 gol nelle 3 partite giocate in Serie A in questa stagione.

 

In un altro momento la partita sarebbe stata forse più spettacolare, più indicativa nel mostrare fino a dove possono spingersi la Juve e la Lazio, al massimo della forma e con i loro giocatori più forti in condizione. Anche così il loro incrocio, che a un certo punto della scorsa stagione si pensava potesse essere decisivo per lo scudetto, può comunque dirci qualcosa in più sui progressi dei bianconeri, farci capire se Pirlo sta riuscendo a dare un’identità più definita alla sua squadra, e sulla capacità della Lazio di resistere alle difficoltà, di trovare anche in un momento così confuso le risorse per giocare una grande partita.