
A volte contro il pronostico, altre per la qualità del gioco o per aver lanciato giocatori che hanno poi fatto epoca. In ogni stagione possono esserci nuove rivelazioni, come fu il Parma del biennio 2002-2004. I campionissimi degli anni Novanta (da Buffon a Cannavaro, da Veron a Crespo) non c'erano più, ma Prandelli riuscì ad ottenere grandi risultati con una nuova generazione che sfiorò due volte la qualificazione Champions

IL PARMA ANNI NOVANTA - Era la squadra capace di vincere due volte la Coppa Italia, due volte la Coppa Uefa, una volta la Supercoppa italiana, una europea e una la Coppa delle Coppe. Una squadra di campioni finiti tutti lontani dal Tardini. Buffon, Cannavaro, Thuram, Veron, Crespo, Zola e Asprilla solo per citarne alcuni. Prima Nevio Scala, poi Alberto Malesani in panchina. Ma l'epoca era finita, e fu di un nuovo allenatore il compito di lanciare una nuova generazione.
CHE FINE HANNO FATTO I PROTAGONISTI DEL PARMA DI MALESANI?
L'ALLENATORE - Quell'allenatore si chiamava Cesare Prandelli, fresco di ritorno in panchina nel presente del pallone con la sua ex Fiorentina. Suo fu il compito di creare un nuovo Parma, ereditato dopo una stagione chiusa al decimo posto del campionato (peggior piazzamento dalla promozione del 1990) e con un tris di allenatori in panchina: Ulivieri, Passarella e Carmignani, che porterà comunque la squadra alla vittoria in Coppa Italia.
RIVELAZIONI AMARCORD: IL CHIEVO DEI MIRACOLI
IL BIENNIO - Le due stagioni di Prandelli segneranno, contemporaneamente, il riscatto in quanto a posizione in campionato (due quinti posti a un passo dalla qualificazione Champions) e il lancio di tanti nuovi giovani calciatori.
RIVELAZIONI AMARCORD: L'UDINESE DI SPALLETTI
L'INIZIO IN SALITA - L'esordio è un pari 1-1 contro un'altro club che sarà altrettanto rivelazione: l'Udinese di Spalletti. Poi solo tre vittorie nelle prime dieci giornate, con tre ko e quattro pari. La classifica dice undicesimo posto.
PRANDELLI TORNA ALLA FIORENTINA: LA PRESENTAZIONE
I RISULTATI E IL GIOCO - Il Parma, e con lui i suoi giovani calciatori, maturerà nel corso del tempo, fino a stabilizzarsi (soprattutto nel corso della stagione 2003-04) tra quinta e quarta piazza della classifica. Autentica realtà - ma con una nuova squadra - come era stato negli anni Novanta.

PIAZZAMENTI FINALI - Come detto, saranno due quinti posti in campionato per quel Parma, con annesso pass Coppa Uefa ma con la qualificazione Champions solo sfiorata. Nel 2002-03 è -4 dalla Lazio, e nel 2003-04 appena -1 dall'Inter, che sorpassò al quarto posto Prandelli&Co alla penultima giornata proprio grazie alla rete di uno dei protagonisti esplosi al Tardini (e nel frattempo tornato nerazzurro a gennaio): Adriano.
E gli altri?

SEBASTIAN FREY - Tra i principali attori del biennio ci fu sicuramente il francese, titolare dei pali. Anni? 22. Arrivato dall'Inter, si riscatterà affermandosi nel calcio italiano e seguendo poi Prandelli anche a Firenze.

MARCO DONADEL - Il sostituto nella stagione seguente. Scuola Milan, giovanissimo anche lui (appena 20 anni) e alla prima esperienza in A. Sarà tra i protagonisti.

MARCO MARCHIONNI - Giovane anche lui: 21 gli anni segnati sulla carta d'identità. Sei mesi in prestito al Piacenza e il ritorno: sarà il quinto calciatore più utilizzato da Prandelli a centrocampo.

ADRIAN MUTU - Del primo Parma di Prandelli fu il bomber. Il 2002-03 fu la stagione della sua definitiva esplosione: ventidue gol che attirarono su di lui l'interesse (e ben 19 milioni) del Chelsea. E che coppia con Adriano…

ADRIANO - Ventisei centri totali per Prandelli, il quinto miglior giocatore per rendimento della carriera dell'allenatore nato a Orzinuovi. Delizia e croce, visto che nel gennaio 2004 tornerà all'Inter segnando lui il gol sorpasso-quarto posto alla penultima giornata.

ALBERTO GILARDINO - Nessuno come Gila, che con Prandelli esplose nel mondo del calcio (attirando poi l'acquisto del Milan nel 2005). Trentuno centri per lui nel biennio a Parma, addirittura 75 i gol totali per Prandelli (ma Fiorentina compresa). Dopo i cinque reti nel 2002-03 (aveva appena 19 anni), guadagnerà il posto da titolare anche dopo la partenza di Adriano, e nel 2003-04 solo Shevchenko segnerà più di lui vincendo il titolo di capocannonieri (24 gol a 23).

GLI ALTRI - Furono diversi i giocatori che presero parte al biennio Prandelli. Da Castellini in difesa, così come c'era il ventunenne Paolo Cannavaro, alla corsa di Emanuele Filippini, Blasi e Brighi (in foto) a centrocampo. Il brasiliano Junior (match winner della Coppa Italia 2002) e il croato Seric. Benny Carbone segnò sei gol nel 2003-04. Senza dimenticarsi della bandiera Benarrivo, che proprio nel 2004 chiuderà la sua avventura al Tardini iniziata tredici anni prima.