
Nel 1999 l'ultima Coppa Uefa italiana, cosa fanno oggi i giocatori del Parma di Malesani
Sono passati ventuno anni dall'ultima finale di Coppa Uefa giocata da una squadra italiana, e vinta dal Parma di Malesani a Mosca contro il Marsiglia. Oggi c'è chi allena e chi fa il dirigente. Due giocano ancora, uno è diventato presidente di un club. E poi: un ambasciatore Unicef, macchinine radiocomandate, golf, imprenditori edili e agricoli. Dove sono finiti oggi quei calciatori?

12 maggio 1999. Ore 20. Nestor Sensini, Lilian Thuram, Paolo Vanoli, Alain Boghossian, Juan Sebastian Veron, Dino Baggio, Gianluigi Buffon, Enrico Chiesa, Fabio Cannavaro, Hernan Crespo, Diego Fuser. L'ultima italiana a raggiungere e dunque vincere una finale di Coppa Uefa.
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Da lì in poi non è più successo, tantomeno nel formato moderno dell'Europa League. Alberto Malesani era l'uomo al comando di quella squadra. Vediamola, giocatore dopo giocatore, partendo dalla formazione titolare di allora.
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GIANLUIGI BUFFON - L'esordio era arrivato nel 1995, il soprannome "Superman" e le magie tra i pali già una realtà. Fu quella Coppa Uefa il secondo titolo della sua carriera dopo la Coppa Italia vinta pochi giorni prima. Primi trofei di tantissimi in carriera, che oggi continua a vincere con la Juve anche a 42 anni.

LILIAN THURAM - Uno dei gioielli di quel Parma, campione in campo e anche fuori. Fin dal ritiro si è impegnato in prima linea nella lotta contro il razzismo. Già ambasciatore Unicef, ha scritto due libri: "Le mie stelle nere, da Lucy a Barack Obama" e "Per l'uguaglianza. Come cambiare i nostri immaginari". Nel frattempo rimane vicino al calcio grazie ai due figli: Marcus gioca e segna nel Borussia Mönchengladbach, Khephren (attualmente nel Nizza) è stato inserito tra i 60 migliori talenti mondiali nati nel 2001 dal "Guardian".

NESTOR SENSINI - Il capitano. L'uomo che alzò per primo la coppa, e leader della difesa. Nel 2006 ha iniziato la sua carriera da allenatore, poi sostituita con quella dirigenziale. Oggi è direttore generale dei Newell's Old Boys e ha già dichiarato da tempo il suo grande sogno di mercato... Leo Messi!
(Foto Twitter Newell's Old Boys)

FABIO CANNAVARO - Un Parma di stelle, nel futuro del calcio ma anche in quel presente. Nel 2014 l'inizio della carriera in panchina: Marcello Lippi lo chiama al Guangzhou lasciandogli la panchina e affiancandolo come DT. Poi l'esonero, la parentesi con l'Al-Nassr e una storica promozione col Tianjin. Nel 2017 tornerà nuovamente al Guangzhou dove vincerà un campionato e una Supercoppa di Cina.

DIEGO FUSER - Titolare sull'esterno di destra del 3412 di Malesani. È stato allenatore con la Nicese e Canelli in Eccellenza, già tra le ultime tappe della sua carriera come calciatore. Ma soprattutto la grande passione per le macchinine radiocomandate, trasformata in un lavoro: ha costruito un miniautodromo che ormai gestisce da anni.

DINO BAGGIO - Al centro del fortissimo centrocampo di Malesani. Dopo una parentesi alla guida delle giovanili del Padova, di recente ha collaborato con le giovanili del Montebelluna, club di Treviso. Anche lui, come tanti altri suoi ex compagni, non rinuncia mai a una partita con le vecchie glorie gialloblù.

ALAIN BOGHOSSIAN - Anche per lui una breve parentesi in panchina dopo il calcio giocato: nel 2008 sarà il vice di Domenech nella nazionale francese, restando poi come secondo anche di Blanc nel 2010. E oggi? Come scrive lo stesso Boghossian su Instagram: è opinionista sportivo per Eurosport, ambasciatore per Eventeam Foot (un'agenzia francese di biglietti per eventi sportivi) e poi il golf come grande passione.
Foto Instagram @boghossianalain14

PAOLO VANOLI - L'altro esterno insieme a Fuser, lui sulla fascia sinistra. Dopo il calcio giocato una lunga in carriera in panchina: tuttora è collaboratore tecnico di Conte nello staff dell'Inter (in foto il primo da sinistra), come lo era stato al Chelsea sempre con Antonio Conte a capo. Prima ancora la lunga trafila nelle giovanili della Nazionale, come vice ma anche Ct di Under 16, 18 e 19.

JUAN SEBASTIAN VERON - Uno dei campionissimi di quel Parma, e tra i più utilizzati da Malesani in quella stagione. Dal 2014 - dopo una prima parentesi in panchina - è il presidente dell'Estudiantes.

ENRICO CHIESA - Diciotto gol in quel 1998-99, con timbro anche nella finalissima per il 3-0. Anche per lui solo una breve parentesi in panchina: è stato allenatore di Allievi Nazionali e della Primavera della Samp tra il 2012 e il 2015. Oggi è agente del figlio Federico e responsabile tecnico del Centro Federale Territoriale di Firenze, un programma di valorizzazione del calcio giovanile promosso dalla Figc in varie zone d'Italia.
Foto Instagram @fedexchiesa

HERNAN CRESPO - Mattatore assoluto di quella stagione: ventotto gol totali. Il primo nella finalissima contro il Marsiglia. Dopo il calcio giocato ha iniziato ad allenare proprio a Parma, nel 2014-15 con la Primavera. Poi un anno a Modena in B e il ritorno in Argentina: Banfield prima e ora (dal gennaio 2020) il Defensa y Justicia. I suoi modelli? Sono Ancelotti, Mourinho e Bielsa.

FAUSTINO ASPRILLA - Genio e sregolatezza, entrò nella finale solo a cinque minuti dal termine nella sua esperienza bis a Parma. Mai banale anche dopo il ritiro: quando si sposta dalla sua fattoria di Tulua gira per il mondo raccontando la grande Colombia anni '90. Oggi è anche proprietario del marchio di profilattici "Condoms Tino" e ha fondato la sua squadra dilettantistica, il "Club Atletico Faustino Asprilla". E poi vino, sponsorizzazioni varie e un messaggio su tutti sulla sua pagina Instagram: "Vivo una vita molto felice".
Foto Instagram @eltinoasprilla

ABEL BALBO - Anche l'argentino fu una delle mosse a finale in corso di Malesani, già decisivo con un gol nella doppia semifinale contro l'Atletico Madrid. Oggi gestisce un’azienda agricola in Argentina che produce cereali, soia e mais. E ha insegnato nelle scuole calcio negli Usa dove vivono i figli. Prima ancora le esperienze in panchina tra Treviso e Arezzo dal 2009 al 2012.

STEFANO FIORE - Terzo innesto dalla panchina quel 12 maggio del 1999. Dopo il ritiro ha svolto vari ruoli dirigenziali e, in questa stagione, è stato collaboratore atletico nello staff di Massimo Oddo al Perugia in B.

ANTONIO BENARRIVO. Non giocò la finale, ma fu uno dei giocatori più utilizzati da Malesani durante la stagione. Dopo l'addio al calcio (proprio nel Parma), Benarrivo ha completamente cambiato campo (nonostante il corso da allenatore a Coverciano nel 2012 insieme ad attuali mister come Inzaghi e Cannavaro), rientrando nella sua Brindisi e diventando imprenditore edile.

LUIGI APOLLONI - Anche lui fu uno dei campioni tanto del 1999 quanto del 1995, la prima Coppa Uefa in casa Parma. Ha chiuso carriera da calciatore nel 2001 e iniziato poco dopo quella da allenatore. Otto squadre in carriera tra B, un'esperienza in Slovenia, Lega Pro e facendo ripartire proprio il Parma nel 2015-16 dopo la retrocessione in serie D. L'ultima avventura è quella col Modena lo scorso anno (fino al gennaio 2019).

ROBERTO MUSSI - Anche lui era uno degli uomini a disposizione in panchina, e ampiamente nelle rotazioni di quella stagione. Da diversi anni si occupa della scuola calcio del Milan e organizza i Camp estivi della società rossonera per i piccoli calciatori.
Foto Instagram @robertomussi_official

GLI ALTRI - Tra chi giocò almeno un minuto in quella stagione targata 98-99 alcuni hanno lasciato il mondo del calcio, da Mario Stanic e Guardalben, da Sartor al giovane Saliou Lassissi. Mentre l'altrettanto ragazzino Gianluca De Angelis oggi gioca ancora (come il solo Buffon) in Eccellenza. Altri invece sono rimasti vicini al pallone: Orlandini continua ad allenare nella sua carriera post calcio giocato (l'ultima esperienza in Promozione col Grottaglie). Longo è collaboratore tecnico di Mandorlini a Padova in C. Giunti allena invece la Primavera del Milan.

ALBERTO MALESANI - L'uomo al comando di quella squadra, e che ha da poco annunciato l'addio alla panchina, a sei anni dall'ultima avventura alla guida del Sassuolo: "Per il mondo del calcio sono ormai un ex, non allenerò più". Oggi, come da molti anni, produce vino grazie alla sua azienda a Trezzolano, in provincia di Verona.
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