Roma, 10 partite in 31 giorni: Smalling e Mkhitaryan le certezze per il tour de force

ROMA
Paolo Assogna

Paolo Assogna

In attesa di conoscere l'esito del nuovo tampone di Dzeko, la Roma si prepara a un ciclo impegnativo di partite nelle prossime settimane affidandosi a Smalling e Mkhitaryan, ormai leader assoluti della squadra giallorossa. Importante anche l'apporto di Pedro. E si attende sempre il ritorno di Zaniolo

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Nelle prossime ore il tampone a Dzeko stabilirà se il centravanti bosniaco sarà a disposizione all.inizio di un ciclo di partite molto impegnativo. Dieci partite in trentuno giorni, la Roma si gioca tanto da qui a Natale, periodo in cui l'anno scorso spiccò il volo chiudendo con lo show di Firenze. Un anno dopo ci sono situazioni molto differenti. Intanto il definitivo passaggio alla difesa a tre, un modulo buono a regalare certezze e rassicurare un gruppo che si sente più protetto quando attacca.

Differenti anche alcune questioni individuali. Smalling e Mkhitaryan, intanto. Il primo si stava prendendo la leadership del reparto difensivo, un anno dopo il percorso può considerarsi definitivamente completato. Mkhitaryan ha risolto i  problemi fisici che ne avevano condizionato la prima parte della passata stagione. Ora, da calciatore sano, si sta dimostrando tra i migliori dell'intera Serie A.

 

E poi Pedro, uno di quegli arrivi che fanno la differenza. Certamente per i colpi e la classe, ma anche perché è uno di quelli che porta mentalità vincente dentro un ambiente. 

 

La differenza in negativo rispetto a un anno fa è invece riferibile esclusivamente a un'assenza, quella di Nicolò Zaniolo. Bravo l'allenatore a saper trovare dei temi offensivi alternativi, ma uno come lui rimane assolutamente centrale in questo tentativo della Roma di rientrare dopo due anni nelle posizioni nobili del calcio italiano.

IL PERSONAGGIO

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