La società del presidente Friedkin ha aggiunto un nuovo, importante tassello. Il casting si è concluso, l'uomo che farà mercato è stato scelto: dal Benfica arriva Tiago Pinto con la carica ufficiale di direttore generale dell'area sportiva. Il dirigente sarà operativo dall'1 gennaio 2021: ecco chi è
La nuova Roma del presidente Friedkin si sta costruendo e nella giornata di mercoledì ha aggiunto un nuovo, fondamentale, tassello anche in vista della prossima sessione di calciomercato: il club giallorosso ha infatti messo sotto contratto Tiago Pinto come nuovo General manager, football del club (direttore generale dell'area sportiva). L'ormai ex dirigente del Benfica lascerà il club portoghese al termine del 2020 e dall'1 gennaio 2021 sarà a tutti gli effetti un nuovo membro della società giallorossa. A comunicarlo è stata la stessa Roma, tramite il proprio sito ufficiale: "L'AS Roma è lieta di annunciare che è stato raggiunto un accordo per accogliere Tiago Pinto come nuovo Direttore Generale. Pinto, tra i più affermati manager del calcio europeo, è l’attuale Director of Professional Football del S.L. Benfica, incarico che ricopre dal 2017, prima del quale ha gestito la divisione multisportiva del club tra il 2012 e il 2017. Nel suo attuale ruolo, Pinto ha lavorato a stretto contatto con Rui Costa, Direttore Sportivo e la leggenda portoghese e della Serie A, ed è stato responsabile della ristrutturazione delle divisioni del club. Tiago Pinto entrerà a far parte dell'AS Roma come General Manager, Football, il 1° gennaio 2021, riportando a Dan e Ryan Friedkin e supervisionando tutte le componenti sportive del Club".
Tiago Pinto: "Lieto e onorato di far parte della Roma"
Il comunicato del club giallorosso prosegue con le prime parole dello stesso Tiago Pinto, come futuro direttore generale della Roma: "Sono lieto e onorato di entrare a far parte della Roma in un momento così entusiasmante per lo sviluppo del Club. Lasciare il Benfica è stata una decisione molto difficile, visto quello che abbiamo raggiunto insieme negli ultimi otto anni, ma entrare a far parte di una Roma in fase di rilancio grazie al dinamismo della nuova proprietà è un'opportunità professionale che non potevo rifiutare. Sarò eternamente grato al Benfica per la fiducia e il sostegno e anche a Dan e Ryan Friedkin per avermi dato questa opportunità alla Roma per continuare a crescere nello sport che amo". Insieme alle parole di Pinto, è arrivato anche il primo commento del presidente Dan Friedkin: "Tiago è un talento di livello mondiale. Nelle nostre numerose conversazioni è stato chiaro che la sua passione per il suo lavoro, la sua mentalità lungimirante e, soprattutto, orientata al successo sono coerenti con la nuova etica della Roma. Siamo convinti che la sua notevole energia, i suoi solidi princìpi e la sua capacità di individuare, sviluppare e ottimizzare il profilo dei talenti sosterranno la nostra ambizione di rendere la Roma competitiva per i più importanti trofei italiani ed europei".
leggi anche
Smalling non si allena: intossicazione alimentare
La carriera di Tiago Pinto
Giovanissimo, ma già in grado di conquistare oltre 50 trofei come direttore della divisione multisportiva del Benfica: a 36 anni, Tiago Pinto si presenta alla Roma con un curriculum già importante, che gli ha permesso di portare il proprio nome all'attenzione del club giallorosso. Dopo aver guidato la polisportiva del club portoghese, ottenendo titoli in vari sport tra cui calcio, basket, futsal, pallavolo, pallamano e hockey a rotelle, Tiago Pinto diventa direttore generale del Benfica a partire dalla stagione 2017-18. Sotto la sua direzione, la squadra conquista la Superliga portoghese nel 2018-19 e due Supercoppe nazionali in tre anni. Nel lavoro di Tiago Pinto, a stretto contatto con il direttore sportivo Rui Costa, c'è però molto di più dei semplici trofei, come lui stesso aveva spiegato lo scorso agosto ai microfoni di Sky Sport: "Abbiamo investito tanto nelle infrastrutture e continueremo a farlo. È l’idea del nostro presidente, che da subito ha lavorato sui centri di allenamento. È anche una questione di immagine del club: bisogna spendere per allenatori e giocatori, ma mai dimenticare le infrastrutture. Il nostro principio è che un giocatore arrivi qui e pensi solo ad allenarsi e a giocare, al resto pensiamo noi: così li proteggiamo. Penso sia uno dei migliori centri di allenamenti del mondo". E sull'argomento calciomercato, soprattutto quello italiano, si era espresso così: "il passaggio di giocatori tra grandi club in Italia è comune, in Portogallo molto meno. O il vostro modo di intendere il calciomercato: anche in un momento di crisi, dopo essere stato il campionato più importante del mondo, avete saputo costruire delle grandissime squadre. Vale per la Juventus attuale ma anche per l’Inter, per dire. Il calcio italiano resta un modello per noi. Chi vi invidio? Non sono italiani, ma Dybala e Ibrahimovic mi piacciono tantissimo. Il primo è un piccolo Messi dai tempi di Palermo; il secondo ha una personalità incredibile. Riesce a influenzare una squadra intera". Adesso la chiamata della Roma, con l'obiettivo di portare il club giallorosso proprio a quei livelli di cui parlava soltanto qualche mese fa.
leggi anche
Roma, Dzeko ancora debolmente positivo
L'intervista di agosto a Sky: "I miei preferiti in A? Dybala e Ibra"
Interrogato da Gianluca Di Marzo, ad agosto, in un'intervista a Sky Sport, Tiago Pinto ha svelato chi fossero i suoi giocatori preferiti della Serie A: "Il mio preferito non è italiano: il giocatore della Serie A che mi piace di più è Dybala. Lui e Ibrahimovic. Dybala perché tecnicamente è il giocatore con cui mi identifico, è un piccolo Messi che mi piace molto sin dai tempi di Palermo; Zlatan Ibrahimovic per la personalità, è incredibile come sappia influenzare la squadra e il modo in cui incide sul campionato con la sua qualità".