Juventus, Alex Sandro: "La svolta nel derby, ora riprendiamo il Milan"

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Il brasiliano a Sky Sport: "Nel secondo tempo del derby siamo entrati con maggiore cattiveria, la vittoria col Barcellona ci ha dato fiducia e felicità. Milan? A fine anno vogliamo vincere noi lo scudetto". Su Paolo Rossi: "È stato il 'carrasco' (killer, ndr) del Brasile nell'82"

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La svolta per la stagione della Juve potrebbe essere arrivata all'intervallo del derby di campionato contro il Toro, coni bianconeri sotto di un gol. "All’interno dello spogliatoio ci siamo detti che dovevamo fare meglio, che serviva maggiore cattiveria e lucidità rispetto a quanto fatto fino a quel momento. Poi siamo tornati in campo e abbiamo fatto benissimo". Momento di svolta preciso, secondo Alex Sandro. L’esterno brasiliano della Juventus commenta poi così, ai microfoni di Sky Sport, la grande vittoria al Camp Nou contro il Barcellona in Champions: "Un successo che ci ha dato morale e felicità, vincere contro i blaugrana con quel risultato (3-0, ndr) ci dà una spinta in più". Anche per il campionato, dove la Juve insegue: "Giocare contro il Genoa al Ferraris è sempre difficile, negli anni scorsi non siamo riusciti a vincere, è una gara che nasconde sempre tante insidie. Il Milan sta facendo bene, ma noi siamo la Juve, siamo forti e vogliamo essere primi al termine della stagione. Non c'è comunque solo il Milan, ma anche l'Inter, il Napoli, la Lazio, l'Atalanta. Dobbiamo guardare solo a noi stessi: possiamo vincere lo scudetto", ha affermato Alex Sandro. Che ha parlato anche delle situazioni tattiche: "Questo sistema di gioco mi piace perché posso giocare un po’ più in avanti e poi posso fare tutta la fascia. Anche quando gioco nei tre ho tante opzioni per i passaggi: io mi trovo bene sia da esterno, che giocando nei 3 centrali. Però, per caratteristiche, preferisco di più poter fare tutta la fascia".

"Paolo Rossi è stato il 'carrasco' del Brasile"

Alex Sandro che ha voluto ricordare anche Paolo Rossi, il calciatore che nel Mondiale del 1982 fece piangere il "suo" Brasile segnando una storica tripletta: “E' stato il carrasco (killer, ndr) del Brasile ai Mondiali dell'82, lo conosciamo molto bene anche nel nostro Paese.  Dispiace per i suoi familiari e per tutto il calcio. Non è stato importante solo in Italia, ha significato tantissimo per tutto il mondo", ha concluso il calciatore della Juventus.

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