Marotta: "Lo scudetto non è un obbligo. Conte sta migliorando l'Inter"

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L'amministratore delegato dell'Inter parla dell'eliminazione dalla Champions League e del campionato: "C'è delusione per il risultato ma abbiamo una visione ottimistica del futuro. Questo è un ciclo iniziato l'anno scorso, parliamo di un progetto in cui tutto è migliorabile ma il lavoro di Conte sta producendo risultati e crescita"

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"C'è amarezza, delusione per essere usciti dalla Champions, ma accompagnate da autocritica. Questo è un ciclo iniziato l'anno scorso e voglio sottolineare che il lavoro dell'area tecnica sta producendo risultati considerevoli". Beppe Marotta va oltre l'eliminazione dell'Inter dalla Champions League e nel prepartita della sfida al Cagliari fa il punto sul lavoro fatto da Antonio Conte sula panchina nerazzurra: "Io che sono dentro dico che questo ciclo è finito parzialmente l'anno scorso con la finale di Europa League e il secondo posto - spiega l'amministratore delegato dell'Inter ai microfoni di Dazn - ora siamo fuori dall'Europa e dobbiamo onorare al meglio le altre due competizioni. Non c'è un obbligo Scudetto, parliamo di un progetto in cui tutto è migliorabile. Abbiamo l'obbligo di rincorrere traguardi importanti con il massimo dell'impegno".

"Champions? C'è differenza con chi va avanti"

Secondo Marotta "il lavoro di questo anno e mezzo ha portato evidenti segnali di crescita". L'ad nerazzurro riconosce però anche che "quando si è eliminati da una competizione vuol dire che c'è qualche differenza dagli altri che vanno avanti". Spazio anche all'incontro avuto negli scorsi giorni con Conte e gli altri componenti della dirigenza: "Quella è una consuetudine, avviene indipendentemente dai risultati. Abbiamo analizzato il momento in un'ottica positiva. Abbiamo fatto autocritica ma con una visione ottimistica del futuro". Non manca una battuta su Eriksen, titolare a Cagliari: "Lui fa parte della rosa, è a disposizione con grande professionalità ma è giusto che sia Conte a scegliere chi schierare. Oggi gioca ed è la testimonianza che tutti i calciatori in organico sono utili".

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