Il difensore classe 2000 racconta la sua prima parte di stagione al Milan: "Mi sono sentito subito orgoglioso. Gli esordi? Non c'era tempo per l'emozione, dovevo farmi trovare pronto". E sul match di lunedì a Cagliari: "Partita importante, prepariamola al meglio per vincere"
Nonostante i diversi infortuni che hanno colpito la squadra nelle ultime settimane, il percorso di crescita del Milan è proseguito e la formazione rossonera è riuscita a mantenere la vetta della classifica. Merito anche di quelle che a inizio stagione venivano definite seconde linee, ma che si sono fatte trovare pronte al momento opportuno. Tra di loro Pierre Kalulu, che ai microfoni di Sky Sport ha raccontato le emozioni nel giocare in un club come il Milan: "Da subito mi sono sentito molto orgoglioso, era il mio primo contratto da professionista ed è stata una grande emozione. Il Milan è un club storico, è normale essere fieri di vestire questa maglia".
"Non c'è stato tempo per l'emozione, dovevo essere pronto"
Il difensore classe 2000 ha raccontato poi i suoi esordi in maglia rossonera, da quello in Europa League contro lo Sparta Praga a quello in campionato contro il Parma, soltanto tre giorni dopo: "Alla vigilia del match di Praga il mister mi ha chiesto se avessi mai giocato centrale, ho risposto di sì ed è andata bene. Col Parma invece è stata un po' una sorpresa, ma bisognava entrare subito in partita e credo di esserci riuscito. Onestamente non c'è stato il tempo per provare molta emozione, è stato tutto così veloce". Dalla panchina all'essere in campo al fianco del capitano Romagnoli, un compagno che sta aiutando molto Kalulu nella sua crescita: "Ci capiamo bene in campo, mi consiglia quale posizione tenere, ma anche con gli altri difensori mi trovo bene. Io come Desailly? Un paragone che mi lusinga molto. Penso ci siano degli aspetti simili, ma non credo che siamo uguali. Ognuno ha le sue caratteristiche".
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"Ibrahimovic? Certo che lo ascoltiamo..."
Kalulu ha poi proseguito parlando dei due leader assoluti di questo Milan: mister Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic: "L'allenatore mi dà fiducia e mi mette a mio agio, da lui e dal suo staff imparo sempre molte cose. Mi piace molto perchè mi danno libertà e mi lasciano giocare come so fare. Ibra? Certo che lo ascoltiamo, quando parla un giocatore con il suo palmares è normale ascoltare. Cerco di seguire quello che dice, i suoi consigli sono importanti". E adesso testa al match di Cagliari, lunedì sera alle ore 20.45: "E' una partita importante, ma tutte lo sono. Lo era l'ultima e lo sarà quella che giocheremo tra un mese. Cerchiamo di prepararci bene e vincerla".