
Milan, tutti i giocatori francesi nella storia rossonera: Giroud è il 19°
Olivier Giroud diventa il quarto francese nella rosa attuale rossonera, dopo Theo Hernandez e Kalulu insieme all'altra new entry Maignan. È inoltre il diciannovesimo nella storia del club tra campionissimi, meteore e cinque campioni del mondo. Ne arriveranno altri in futuro? il capo scout Geoffrey Moncada è francese e, in passato, aveva spiegato la sua visione del mercato
MILAN, UFFICIALE L'ARRIVO DI GIROUD - CALCIOMERCATO, LE NEWS IN DIRETTA

GIROUD L'ULTIMO COLPO - Tutto fatto per l'avvento al Milan del francese classe 1986, centravanti prolifico tra gol spettacolari e titoli importanti in carriera. A lungo inseguito dai rossoneri, Giroud ha firmato un contratto biennale da 5 milioni di euro dopo l'accordo col Chelsea. Affare chiuso per il campione del mondo nel 2018, connazionale di un altro giocatore che si era appena legato al Diavolo...
GIROUD DAY AL MILAN, LA GIORNATA LIVE
MAIGNAN L'EREDE DI GIGIO - Ufficializzato lo scorso 27 maggio e tra i convocati della Francia a Euro 2020 insieme a Giroud, il portiere 26enne è reduce dal trionfo in Ligue 1 con il Lille e ha colmato la partenza di Donnarumma (annunciato proprio dai francesi del Psg). Contratto fino al 2026 per uno dei numeri uno più interessanti in Europa.
Giroud e Maignan, quindi, così come dalla Francia arriva anche il capo scout del Milan.

CHI È GEOFFREY MONCADA - Classe 1987, al Milan dal dicembre del 2018 dopo sei stagioni al Monaco (nel 2012 adocchiò nientemeno che Mbappé). È il capo scout dei colpi Theo, Kalulu, Leao, Hauge, ma anche Kjaer. Recentemente, nell'intervista al podcast francese "Prolongation" del giornalista Johann Crochet, aveva spiegato la sua visione: "I giovani sono la strada giusta, il Milan non investiva su di loro da tempo, abbiamo dovuto creare questa nuova dimensione".

Moncada - sempre nell'intervista a "Prolongation" - aveva parlato del suo metodo di lavoro e del rapporto tra scouting (il suo campo) e statistica: "Quando uno scout vede un giocatore che gli piace, allora andiamo a vedere i numeri. Quando l’area dati ci riferisce che abbiamo un giocatore forte con i numeri, chiedo agli scout di andare a vederlo". Nei suoi movimenti non solo Francia, ma comunque tanti francesi: fanno parte della Primavera anche Riad Tahar (scuola Lione) e Coli Saco (scuola Sochaux).
Una nuova rotta di mercato? E in passato com'è andata?

THEO HERNANDEZ (2019-oggi) - Le sue qualità sono ormai sotto gli occhi di tutti. Velocità super, praticamente un treno in corsa quando parte sulla fascia. "Lo conoscevamo dalle giovanili dell’Atletico Madrid - ha detto sempre Moncada "Prolongation" -. È stato un lavoro durato 4-5 anni. E l’opportunità di prenderlo è arrivata quando era un po’ in difficoltà al Real Madrid, che aveva appena preso Ferland Mendy".

PIERRE KALULU (2020-oggi) - È arrivato silenziosamente lo scorso settembre dal Lione. Un giovanissimo, classe 2000: tanto lavoro e mai in campo all'inizio, con Romagnoli-Kjaer coppia titolare consolidata. Poi lo stop del danese ha creato spazio: ha accumulato 18 presenze totali e un gol nonostante l'impatto super di Tomori.

SOUALIHO MEITÉ (2021) - Solo pochi mesi in rossonero per l'ultimo francese del Diavolo nella scorsa stagione, rinforzo del mercato di gennaio in prestito dal Torino (500mila euro). Classe 1994, in Italia dal 2018, francese che non ha mai esordito nella Nazionale maggiore e che al Milan ha accumulato 21 presenze tra tutte le competizioni prima di tornare in granata.

TIEMOUÉ BAKAYOKO (2018-2019) - Per trovare un precedente francese del Milan (oltre al presente) basta tornare al 2018-19. Bakayoko arriva in prestito dal Chelsea e, piano piano, si afferma nel centrocampo di Gattuso ovvero l'allenatore che aveva ritrovato al Napoli nella scorsa stagione.

JEREMY MENEZ (2014-2016) - Arriva al Milan nella peggior stagione rossonera del XXI secolo in quanto a piazzamento finale: decimo posto. Regala qualche magia (come il gol di tacco a Parma) ma senza risollevare le sorti della squadra. Lo score finale dirà comunque 20 gol e 4 assist in 46 partite.

ADIL RAMI (gennaio 2014-2015) - Preso in prestito dal Valencia e poi riscattato: un anno e mezzo in cui diventa titolare del Milan. Poi la ripartenza per la Spagna (a Siviglia). Nel frattempo è diventato campione del mondo con la Francia nel 2018 pur collezionando zero minuti in Russia. Si dice che a portare fortuna alla nazionale di Deschamps fossero… i suoi baffi!
IL PORTAFORTUNA DELLA FRANCIA? I BAFFI DI RAMI
PHILIPPE MEXES (2011-2016) - Saranno più di cento le sue presenze nel Milan, con due gol su tutti: una meravigliosa rovesciata contro l'Anderlecht e il gol qualificazione Champions all'ultima giornata del campionato 2012-13.

MATHIEU FLAMINI (2008-2013) - Elimina il Milan col suo Arsenal nella Champions del 2008, e lì strega i rossoneri che lo comprano. Alti e bassi, ma vince uno scudetto. Si è da poco ritirato.

YOANN GOURCUFF (2006-2008) - Un esordio da favola (con gol e magie insieme a Kakà contro l'AEK Atene) sembrava aprire al talentuoso francesino le porte del grande calcio. Sarà un flop.

VIKASH DHORASOO (2004-2005) - Con Milan non è mai riuscito a trovare spazio, chiuso in panchina nella squadra di top player di Ancelotti. Poi ha fatto il giocatore di poker e ora è in politica: nel novembre del 2019 aveva annunciato la propria candidatura alle elezioni comunali parigine del 2020.

BRUNO N'GOTTY (1998-gennaio 2000) - Arriva in Italia dopo dieci anni in Francia tra Lione e Psg. Non brilla, ma firma anche lui lo scudetto 1999 con un gol partita al 90' contro il Bologna. Un anno e mezzo dopo andrà al Venezia.

IBRAHIM BÁ (1997-2008) - Una lunga storia coi colori rossoneri che dura ancora oggi, visto che attualmente fa parte della lista di osservatori del club guidati da Moncada. "Ibou" sulla maglietta e capelli ossigenati. 77 presenze col Milan, in mezzo anche due prestiti a Perugia e Marsiglia.

CHRISTOPHE DUGARRY (1996-1997) - Meteora francese passata in casa Milan, ancora una volta stregato da un confronto diretto: nei quarti della Coppa Uefa 1996 segnerà due gol ai rossoneri decidendone l'eliminazione. A San Siro, invece, una sola stagione (quella dell'11° posto del Sacchi bis) e appena quattro gol. Ripartirà immediatamente. Nel 1998 vince il Mondiale con la sua nazionale.

PATRICK VIEIRA (1995-1996) - Arriva al Milan a soli 20 anni: grandi prospettive non colte. Diventerà una leggenda dell'Arsenal che lo paga (al cambio) appena 5 milioni di euro. Vincerà anche lui il Mondiale.

MARCEL DESAILLY (1993-1998) - Cinque campioni del mondo, dicevamo: chiude la lista Desailly (nel 1998 con Vieira e Dugarry, oltre a Rami e Giroud nel 2018). Autentico totem del Milan: vincerà cinque trofei tra cui due scudetti e una Champions League, segnando il 4-0 nella finale contro il Barcellona.

JEAN-PIERRE PAPIN (1992-1994) - Pallone d'Oro nel 1991 quando giocava a Marsiglia. Al Milan vincerà due scudetti ma perderà la finale di Champions proprio contro la sua ex squadra.

NESTOR COMBIN (1968-1971) - Il primo francese della storia del Milan risponde al nome di Nestor Combin, ex attaccante anche di Juve, Varese e Toro. In rossonero alzerà al cielo la coppa Intercontinentale del 1969, decisa anche da una sua rete all'Estudiantes.