Meité: "Milan chance per la mia carriera. Paura di nessuno, possiamo restare in testa"

Serie A

Il centrocampista arrivato dal Torino si presenta da rossonero: "Milan chance importante della mia vita, è arrivata all’età giusta. Ibra ha un mentalità incredibile già in allenamento. Scudetto? Possiamo rimanere in testa alla classifica, non abbiamo paura di Inter, Napoli e Juventus. Seedorf è stato uno dei miei idoli"

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Si era già presentato sul campo, entrando a gara in corso nel 2-0 di Cagliari, ora lo ha fatto davanti a microfoni e telecamere. Giornata di presentazioni per Soualiho Meité, centrocampista francese che il Milan ha prelevato dal Torino  in prestito a 500mila euro, con diritto di riscatto fissato a 8 milioni più 500 mila euro di bonus. "Quando ho saputo del Milan? Prima della gara di campionato contro di loro, mi ha chiamato il mio agente - racconta Meité - ero molto felice e ho capito che si poteva fare.  Occasione della mia vita? Il Milan è un grande club, se faccio bene posso cambiare la mia carriera. Voglio dare una mano alla squadra a restare prima in classifica.  Saranno quattro mesi importanti". Che Meité affronta arrivando in un Milan primo in classifica: "Siamo in vetta e dobbiamo rimanerci".

"Non dobbiamo avere paura di Inter, Napoli e Juve"

Ai microfoni di Sky Sport, Meité ammette il grande impatto con Ibra: "Dal suo sguardo ho capito che anche quando facciamo il torello lui si fa sentire per tenere alta la soglia di attenzione di tutti. Tutti lo ascoltano e lo seguono in squadra, questo è importante". Idee chiare, anche quando si parla di obiettivi: "Il Milan è una grande squadra con una grande storia. Ci sono dei grandi giocatori e non possiamo avere paura di Inter, Napoli e Juventus. Dobbiamo andare avanti come è stato sin qui".  A San Siro ha fatto gol nel 2018, con la maglia del Torino contro l'Inter: "Fare gol a Milano è stato un sogno, in uno stadio così importante. Era la seconda partita in Italia - ricorda - ora non vedo l'ora di giocare a San Siro con la maglia del Milan. Spero di farlo presto con i tifosi, senza di loro non è la stessa cosa". Del passato rossonero fa parte uno dei suoi modelli: "Clarence Seedorf - ammette - aveva forza, tecnica, visione di gioco e un tiro pazzesco. Per me era davvero un gran giocatore". Nello spogliatoio, grazie alla presenza di Kessié, Bennacer, Saelemakers e Leao, si parla anche francese: "Mi fa piacere - sorride Meité - anche se parlo abbastanza bene in italiano". Poi a parlare è il campo: "Pioli chiede tanta intensità, per me una partita si vince a centrocampo. Se il centrocampo è il tuo, controllare la partita è più facile. Il mister ci fa giocare tanto con la palla, anche se si corre molto".

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Arrivato in Italia al Torino nell'estate 2018 dal Bordeaux, Meité in granata ha messo insieme 94 presenze e 3 gol in due stagioni e mezza prima del passaggio in rossonero. Dei primi passi in rossonero, il centrocampista ha parlato anche in conferenza stampa: "Al Milan ho sentito subito la compattezza del gruppo, è stato bello entrare in campo a Cagliari". Respinge i confronti tra Marco Giampaolo e Stefano Pioli: "Sono allenatori diversi, allenano in maniera diversa. Pioli vuole che giochiamo sempre in avanti, è importante per un centrocampista come me". Senza paura dei confronti: "Il paragone con Desailly mi onora - spiega - lui era un grande giocatore. Però Desailly è Desailly, mentre io sono Meité, devo scrivere la mia storia. Ci sono tanti centrocampisti che mi piacciono. Guardo i più forti come Pirlo, Modric e Yaya Tourè. Studio i loro video per cercare di imparare più cose possibili". Inevitabile un altro riferimento a Ibrahimovic: "Qui ci sono tanti giocatori forti. Ibra a 40 anni fa ancora grandi cose, è un riferimento per tutti".

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