Juventus, Pirlo e la crescita della squadra: entusiasmo e fattore Chiellini in difesa

JUVENTUS

Luca Cassia

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Ennesimo successo dei bianconeri, 2-0 alla Roma che vale il 3° posto in classifica. Tutto è cambiato dopo la sconfitta contro l'Inter dello scorso 17 gennaio: da allora 6 vittorie di fila tra tutte le competizioni e 3 consecutive in Serie A senza concedere gol. Dal ritorno di Chiellini allo spirito del gruppo, la Juve c'è eccome

JUVE-ROMA 2-0, GOL E HIGHLIGHTS

Solo tre tiri per la Juventus nella serata allo Stadium, il numero più basso in una partita dall’avvento di Pirlo in panchina. Al netto delle statistiche, tuttavia, la classifica riserva il 3° posto con una partita in meno rispetto alle altre pretendenti allo scudetto. Bianconeri mai così in alto in questo campionato, traguardo raggiunto dopo il 2-0 alla Roma e il conseguente sorpasso sul podio. Quanto è cambiato il mondo della Juve in 20 giorni, d’altronde basta riavvolgere il nastro allo scorso 17 gennaio: l’Inter vince 2-0 a San Siro, ko che costa il 6° posto e un ritardo di 10 punti dalla vetta del Milan. Da allora i numeri dicono ben altro per Andrea Pirlo: 6 vittorie di fila tra tutte le competizioni dalla Serie A alla Coppa Italia fino al trionfo in Supercoppa italiana. Successi consecutivi che diventano tre in Serie A, tutti senza concedere reti. Una squadra diversa, che ha ritrovato le sue certezze attraverso vecchi e nuovi protagonisti. E che affronta con un entusiasmo mai visto la fase più importante della stagione.

Difesa bunker con Chiellini

Una Juventus più concreta, big che accetta di giocare nella propria area e che vanta il miglior reparto difensivo del campionato: 18 i gol concessi, gli ultimi proprio all’Inter di Conte. In quella sconfitta chi era tornato in campo in pianta stabile era Giorgio Chiellini, 36 anni e un fattore per esperienza ed equilibrio. Lo dimostrano i tre clean sheet contro Bologna, Sampdoria e Roma, triplo 2-0 dove accanto al fedelissimo Bonucci non ha più concesso nulla. "È tornato e sta giocando bene come tutti gli altri - le parole di Pirlo nel post partita -, finché regge ne ha ancora". Lo conosce l’allenatore e soprattutto la squadra, mai come quest’anno legata al suo capitano dopo anni di vittorie e titoli. Indicativo come tra i 6 clean sheet della Juve in campionato, 4 volte c'era proprio Chiellini in campo. Un leader ritrovato dopo l’infortunio, ma non solo: nel momento più difficile il gruppo si è ricompattato, i giocatori si mostrano più attenti e sanno soffrire nelle fasi cruciali delle gare. Un discorso che vale per i senatori ma anche per giovani e new entry da Chiesa a Kulusevski, da Arthur a McKennie fino a Morata.

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E poi c'è Cristiano Ronaldo

"Sono le partite in cui viene fuori l’anima di questo gruppo - ha detto Bonucci -, quando c’è da soffrire. Dovevamo mettere in campo umiltà e sacrificio. Siamo stati cinici, una grande squadra stasera". È evidente come il tempo stia dando ragione a Pirlo, mesi di lavoro e adattamento del gruppo che continua a rispondere presente. C’è la coppia ritrovata dei senatori in difesa e un altro tandem che gira eccome in attacco: Morata non si è preso la scena contro la Roma, ma ha riservato il suo 7° assist in campionato (nessuno come lui tra gli attaccanti) dei quali 4 destinati a Cristiano Ronaldo. Non segnava in Serie A dal 10 gennaio (suo il tris al Sassuolo), gol ritrovato allo Stadium dopo la doppietta all’Inter nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Impossibile prescindere dal capocannoniere del torneo, 16 reti in 17 presenze, lui che dall’avvento in Italia esalta alla voce 'gol+assist' (84 complessivi) come nessuno è riuscito a fare. Era la stagione 2018/19, annata che regalava l’ennesimo scudetto alla Juve. Uno sguardo al passato per ritrovare nuovi stimoli, quell’anima che ora serve a Pirlo per andare sempre più lontano.

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