Roma, Villar: "Pronti per affrontare la Juve, qui mi sento importante"

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Il centrocampista spagnolo parla della partita contro la Juve (diretta sabato 6 febbraio alle 18 su su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251 ) e del suo ambientamento in Italia: "Batterli rappresenterebbe una potenziale svolta, il terzo posto l'abbiamo meritato. Perché ho scelto la Roma? Nessuno mi ha presentato un progetto affascinante quanto quello giallorosso"

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"La squadra è pronta. Siamo riusciti a ritrovare la serenità dopo giorni non semplici e siamo tornati alla vittoria, giocando come sappiamo". Radiografia della Roma che affronta la Juventus sabato 6 febbraio alle 18 (diretta su su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251) fatta da Gonzalo Villar. Il centrocampista spagnolo si è raccontato in una lunga intervista concessa ad As, spiegando l'importanza della partita contro i bianconeri: "Siamo terzi in campionato per merito nostro - racconta - per quanto l'avversario sia forte, dovremo dare il massimo e dimostrare la nosta identità. Di fronte avremo una squadra che ha qualità. Conosco bene Arthur, si integra bene con Rabiot, poi c'è McKennie che assicura intensità. Noi saremo senza Pellegrini, un giocatore importante per noi, ma chi prenderà il suo posto farà bene. Dovremo stare molto attenti, lottare e dare il massimo. A centrocampo sarà una battaglia, ma noi siamo pronti".

"Battere la Juve sarebbe potenziale svolta"

Villar ha spiegato anche quale valore avrebbe una vittoria contro la Juve per una Roma che non ha ancora vinto uno scontro diretto in stagione: "Sarebbe un momento di svolta, in alcune occasioni abbiamo giocato anche bene, come contro l'Inter, il Milan e la stessa Juve all'andata. Se pensiamo alla vittoria del campionato? Sarebbe un errore pensare questo anche se ovviamente sarebbe bello essere in corsa per il titolo fino alla fine. L'obiettivo principale è entrare in Champions, ma non ci poniamo limiti, ragioniamo partita dopo partita. Dobbiamo cercare di recuperare il gap con chi ci precede in classifica".

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"Ho sposato il progetto della Roma"

Con 25 presenze e un assist in stagione tra Serie A, Europa League e Coppa Italia, Villar si sta ritagliando uno spazio importante negli schemi di Fonseca. "Il mio obiettivo era quello di essere un giocatore importante qui e devo essere grato allo staff tecnico per la fiducia che mi hanno dato - sorride - mi piace dirigere il gioco, qui il possesso palla è importante, fa parte del nostro progetto". Idee chiare anche sui margini di miglioramento: "Posso calciare più in porta, mentre sul piano fisico mi sento sempre meglio. Continuo ad allenarmi molto in palestra. Con il ruolo che ho in campo calciare tanto in porta è difficile, perché gioco molto a protezione della difesa. Ma sono agli inizi, sono ambizioso e ho molto da imparare". Con gratitudine verso la Roma: "In Spagna non mi hanno tenuto troppo in considerazione, sono più conosciuto in Italia. Nessuno nella Liga mi ha presentato un progetto come quello della Roma, ho fatto questo passo e sono felice in un top club".

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Glissa sul tema Dzeko ("Non credo sia un argomento di cui dovrei parlare, ne ha già parlato Tiago Pinto") ed esalta il rapporto con il connazionale Borja Mayoral. "Parlo tanto con lui, mi dà anche dei suggerimenti utili - spiega - penso di essere cresciuto in termini di personalità, non ho paura di essere al centro del gioco. Preferisco toccare la palla 100 volte in una partita ma essere rapido nelle giocate". Parole al miele per un altro compagno di squadra come Mkhitaryan. "Lo trovo un giocatore spettacolare, mi ha aiutato tanto nell'inserimento. Non si accontenta mai. Un giorno gli ho mandato un messaggio per dirgli come aveva fatto bene in una partita e lui ha risposto "sì, ma non posso non segnare". Dopo una settimana ha iniziato a fare gol e non si è fermato".