
Milan-Inter, come erano i giocatori del derby 2011 l'ultima volta che valeva uno scudetto
Qualcuno era già emerso ad alti livelli, altri da ragazzini sognavano il salto nel grande calcio. Erano i protagonisti odierni di Milan e Inter, derby che vede le squadre milanesi nei primi due posti della classifica, proprio come in quella Serie A 2010/11. Cosa facevano gli attuali giocatori di Pioli e Conte dieci anni fa? L'unico giocatore presente quel giorno… non c'era!

ZLATAN IBRAHIMOVIC
L’unico superstite di quella sfida, curiosamente non c'era. Espulso contro il Bari per il colpo a Marco Rossi e squalificato due turni, Ibra saltò il derby del 2 aprile 2011 vinto 3-0 dalla squadra di Allegri. Rossoneri campioni d’Italia a maggio in una sfida scudetto che si rinnova a distanza di dieci anni. Che cosa facevano tutti gli altri protagonisti attuali di Milan-Inter?

GIANLUIGI DONNARUMMA
Dal più anziano a uno dei più giovani, lui che nel 2011 aveva 12 anni e giocava nella scuola calcio Club Napoli della sua Castellammare di Stabia. Vicinissimo all'Inter, blindato due anni più tardi per 250mila euro dal Milan ovvero la squadra che Gigio tifava. Il resto è storia recente: il 25 ottobre 2015 è Mihajlovic a lanciarlo titolare in Serie A, prima tappa verso una carriera da predestinato

SAMIR HANDANOVIC
Molto più riconoscibile il portiere sloveno, già titolarissimo nell'Udinese (giocando anche in Europa) e nella sua Nazionale. Handanovic saluterà i bianconeri al termine della stagione seguente dopo oltre 200 partite e tanti rigori parati (6 proprio nella Serie A 2010/11). Se lo assicura per 15 milioni di euro l'Inter, dove diventa leader e capitano

MILAN SKRINIAR
Non fatevi ingannare dal ciuffo che andava tanto di moda tra i più giovani: ecco il difensore slovacco ai tempi dello Zilina, club dove era cresciuto nel vivaio e che lo lanciò tra i professionisti la stagione seguente. Sarà il suo trampolino verso l’Italia nel 2016 alla Sampdoria e l’anno dopo all'Inter (34 milioni di euro)

ALESSANDRO BASTONI
Non l’avevate riconosciuto? Già inserito nel settore giovanile dell'Atalanta, l’undicenne Bastoni muoveva da terzino (come papà Nicola) i suoi primi passi nel calcio. La ribalta arriverà nel 2016 con l’esordio tra i grandi grazie a Gasperini: non se lo farà scappare l'Inter a suon di milioni (31), investimento ripagato dall’avvento di Conte

ALESSIO ROMAGNOLI
A proposito di difensori precoci, che dire dell’attuale capitano del Milan? Tra i talenti più interessanti del vivaio della Roma, il ragazzo di Anzio debutterà l’anno seguente in prima squadra: la fiducia è di Zeman, stima giustificata anche dal suo primo gol in Serie A. Dopo il prestito oneroso alla Sampdoria, i rossoneri pagano 25 milioni di euro per assicurarselo nel 2015

SIMON KJAER
Più esperto di Romagnoli è il compagno di reparto, lui che nella stagione 2010/11 aveva già salutato la Serie A (ottimo il biennio al Palermo) per andare in Germania al Wolfsburg. Centenario di presenze con la Danimarca, Kjaer giocherà anche alla Roma e sette anni più tardi all’Atalanta prima di diventare un giocatore centrale per Pioli

STEFAN DE VRIJ
Non avevamo scordato il centrale difensivo dell'Inter, dieci anni fa un giovane di belle speranze nel Feyenoord. Cresciuto nel club di Rotterdam che tifava da bambino, il 19enne De Vrij era già titolare e poco più tardi sarebbe entrato nel giro della Nazionale. Al termine del Mondiale 2014 si trasferirà alla Lazio, quattro anni dopo in nerazzurro a parametro zero

DAVIDE CALABRIA
Leggermente più datata la foto del giovanissimo terzino del Milan (il primo a destra), che nel 2011 aveva 15 anni e da tempo giocava nel settore giovanile rossonero. Qui non si è mai spostato e ad oggi ha accumulato quasi 140 gare ufficiali con il suo club, esaltato da Pioli e debuttando anche in Nazionale con Mancini

THEO HERNANDEZ
Sull’altra fascia del Diavolo c’è lo scatenato francese, freccia che una decina d’anni fa cresceva nella cantera dell'Atletico Madrid insieme al fratello maggiore Lucas. Il trasferimento al Real risale al 2017 per 24 milioni di euro, cifra non lontana dai 21,5 che il Milan ha sborsato due anni fa per acquistarlo. Uno dei colpi migliori della dirigenza rossonera, lo dimostra l’exploit assoluto di Theo che oggi vale più del doppio

ACHRAF HAKIMI
Uno dei duelli più appassionati è quello tra Hernandez e il suo ex compagno al Real Madrid, entrambi tra i Blancos nella stagione 2017/18. In realtà il terzino marocchino sognava il Bernabeu da tempo, lui che dall'età di 8 anni faceva parte del vivaio e completerà tutto il percorso nel settore giovanile. Poco spazio in prima squadra, ribalta da applausi prima al Borussia Dortmund e poi all'Inter (40 milioni il costo dell’affare)

IVAN PERISIC
Chi nel 2011 concludeva la sua migliore stagione realizzativa (ben 22 gol) era l’esterno croato, scatenato al Bruges e immediatamente prelevato dal Borussia Dortmund (5,5 milioni di euro). Un anno d’oro per Perisic che arriverà anche in Nazionale prima di proseguire una carriera segnata dalla Germania (Wolfsburg e Bayern) e, ovviamente, dall'Inter. Tutto iniziò proprio dal Belgio

ALEXIS SAELEMAEKERS
A proposito di Belgio, il 2011 è l’anno che regala l'ingresso nel vivaio dell'Anderlecht al baby jolly del Milan. All’epoca un ragazzino di 12 anni, dieci meno di Perisic, Saelemakers si forma in uno dei migliori settori giovanili d’Europa e nel 2020 diventa rossonero: 3,5 milioni di euro di prestito e altrettanti di riscatto, ennesima operazione capolavoro del Diavolo

MATTEO DARMIAN
Troppo riconoscibile Ashley Young, esterno che affrontava l’ultima stagione all'Aston Villa prima del trasferimento al Manchester United. Qui giocherà per quattro anni con l’ex laterale del Milan, squadra dove si era formato dal 2001 al 2009. E nel 2011 cosa faceva Darmian? Si era trasferito al Palermo dove scese in campo in campionato e in Europa League prima di passare al Torino

FRANCK KESSIÉ
Nel 2011 Allegri schierava Seedorf, Van Bommel e Gattuso a centrocampo, reparto dove oggi convince il centrocampista ivoriano. La sua macchina del tempo ci riporta allo Stella Club d'Adjamé, squadra di Abidjan dove giocava da difensore e attirava i talent-scout di tutta Europa. La spuntò l’Atalanta, formativo il prestito al Cesena (convertito in centrocampista) e aggregato al Milan per oltre 30 milioni di euro

ISMAEL BENNACER
Come il compagno Kessié tra i centrocampisti africani più forti, il ragazzo nato in Francia ad Arles iniziò a giocare nelle giovanili del club cittadino (l'Arles-Avignon fino ai 18 anni). A curriculum un biennio all’Arsenal e un prestito al Tours, poi la scelta della Nazionale algerina e l’arrivo in Italia: Bennacer si prende la scena all’Empoli e conquista il Milan (16 milioni di euro) dove con Pioli diventa un giocatore fondamentale

SANDRO TONALI
Classe 2000, ragazzino di talento nel Piacenza che l’aveva prelevato dai milanesi del Lombardia Uno. Queste le primissime tappe del baby Tonali, centrocampista che spiccherà il salto nel Brescia a partire dal 2012: dopo 89 gare in prima squadra, da tifoso rossonero si trasferisce al Diavolo in un'operazione complessiva da 35 milioni di euro. È il prezzo fissato per uno dei giovani italiani più entusiasmanti

NICOLÒ BARELLA
Dici talento e non può mancare un altro azzurro dalla crescita esponenziale, parabola iniziata a Cagliari sulle orme di una bandiera rossoblù come Andrea Cossu. Nel 2011 Barella aveva 14 anni e convinceva già nel vivaio del club dopo la segnalazione dell'ex interista Matteoli. Diventerà titolare a 19 anni nonché il più giovane capitano all-time, poi l'avvento all'Inter (40 milioni di euro) e l’impatto super anche in Nazionale

MARCELO BROZOVIC
Non era ancora "Epic Brozo", piuttosto un 19enne promettente che chiudeva la prima stagione tra i professionisti (Hrvatski Dragovoljac) e si trasferiva alla Lokomotiva Zagabria. Da lì il salto alla più blasonata Dinamo dove sostituisce Badelj (venduto all'Amburgo), entra nel giro della Croazia e da gennaio 2015 diventa nerazzurro per 8 milioni complessivi. E dopo oltre 200 presenze è ancora titolare nell'Inter

ARTURO VIDAL
Da un centrocampista nerazzurro all’altro con il "Guerriero" cileno, una cresta solo abbozzata ma tanto talento nella sua ultima stagione al Bayer Leverkusen. Aveva 24 anni e per la prima volta raggiungeva la doppia cifra di gol in campionato: un vizio che avrebbe ripetuto alla Juventus, ma non al Bayern né al Barcellona. Chissà che non possa riuscirsi in futuro all'Inter dove è arrivato lo scorso settembre

HAKAN CALHANOGLU
Chi giocava in Germania era pure il 17enne turco, nato a Mannheim e comprato dal Karlsruhe. Di lì a breve avrebbe esordito nella Serie B tedesca, campionato riconquistato dopo la retrocessione grazie ai suoi 17 gol. Il giovane Calhanoglu non si fermerà più dall'Amburgo al Bayer Leverkusen segnando reti memorabili. Dal 2017 al Milan per 23 milioni di euro, mai così decisivo pure come assist-man

CHRISTIAN ERIKSEN
Nella stagione 2010/11 era già derby per il 19enne danese, avversario del Milan in Champions: giocò 90 minuti e vinse 2-0 a San Siro l’ultimo match del girone contro i rossoneri già ammessi agli ottavi. Ad eliminarli fu il Tottenham, curiosamente la squadra dove Eriksen si trasferì nel 2013 prima del passaggio all'Inter. Sapete chi era il trequartista dell'Inter il 2 aprile 2011? Sneijder, ex gioiello dell'Ajax come lui

RAFAEL LEAO
Difficile riconoscerlo nella foto dell’album di famiglia, dodicenne che faceva già parte del vivaio dello Sporting Lisbona. Qui si è consacrato l’attaccante portoghese che, dopo una sola stagione tra i grandi (con una rete al Porto) passa al Lille a parametro zero. Saranno necessari quasi 30 milioni di euro per portarlo al Milan, una freccia anche in zona gol: sua la firma più veloce (6 gol e 76 centesimi) nella storia della Serie A

ANTE REBIC
Ballottaggio sempre aperto sulla trequarti tra Leao e l’attaccante croato, all'epoca 18enne che debuttava in campionato segnando alla Dinamo Zagabria con la maglia dell'RNK Spalato. Proprio dalla città dove è nato spiccò il salto verso l’Italia (Fiorentina), destinazione meno fortunata rispetto ai gol (25) e ai colpi mostrati con l’Eintracht Francoforte. A riportarlo in Serie A, maturato e vice-campione del mondo, è il Milan nel 2019

SAMU CASTILLEJO
Due anni più giovane di Rebic ma identico look ricercato per l’esterno spagnolo, che nel 2011 si formava nella cantera del Malaga. L’impatto in prima squadra convincerà il Villarreal a sborsare 8 milioni di euro, prezzo che lievita a 21 quando è il Milan a comprarlo nell’estate 2018. Maglia numero 7 e quasi 100 presenze ufficiali raggiunte da Castillejo in rossonero, qualche stop di troppo ma prezioso a gara in corso

LAUTARO MARTINEZ
Praticamente irriconoscibile con il taglio a caschetto, un giovanissimo "Toro" che a 14 anni segnava a raffica nel Liniers. È la squadra di Bahia Blanca, città d’origine di Lautaro che a gennaio 2014 verrà prelevato dal Racing Club: l’esordio tra i big è una staffetta con Milito tra ex e futuri interisti, passaggio di testimone che per 25 milioni di euro lo porta a Milano. Ecco perché la dinastia argentina del gol prosegue ancora

ROMELU LUKAKU
L'intoccabile partner di Lautaro è il gigante di Anversa, che a 18 anni con le treccine faceva già le fortune dell'Anderlecht: Lukaku sfiorò quota 40 gol dopo le prime due stagioni a Bruxelles. Raggiunto l'idolo Drogba al Chelsea, parentesi in realtà poco fortunata complice la chiusura di Mourinho (che ritroverà allo United), Romelu si scatena all'Everton (87 reti in quattro anni) e migliora la sua media all'Inter insieme a Conte

MARIO MANDZUKIC
Chi si faceva spazio in Bundesliga era il centravanti croato, futuro erede di Dzeko al Wolfsburg dove divideva lo spogliatoio con Kjaer. All'epoca 25enne e reduce dai numeri devastanti alla Dinamo Zagabria, continuerà a segnare anche al Bayern Monaco e all’Atletico Madrid così come nei quattro anni alla Juventus. Dietro solo a Suker tra i bomber all-time della Croazia, Mandzukic cerca gloria anche al Milan

ALEXIS SANCHEZ
Era l'ultima stagione italiana per il Niño Maravilla, uno abituato a bruciare le tappe. A 23 anni non ancora compiuti salutava l'Udinese dopo tre stagioni da urlo in Serie A e si trasferiva al Barcellona per 26 milioni di euro. Un talento da record nella Nazionale cilena (45 gol), Sanchez ha convinto all’Arsenal ma non al Manchester United. E a 32 anni vuole essere l'uomo in più dell'Inter di Conte

GLI ALLENATORI
Non s'incrociarono nella stagione 2010/11, loro che avevano già battagliato in Serie B. Se Stefano Pioli aveva salvato il Chievo con la quarta migliore difesa della Serie A, Antonio Conte aveva ottenuto la promozione alla guida del Siena. A dicembre 2011 il loro primo confronto in Coppa Italia (Juventus-Bologna 2-1), nel marzo seguente l’1-1 in campionato tra coloro che oggi vivono il derby da protagonisti