Piccinini: "Cristiano Ronaldo-Juve? Nessuno può garantire la Champions League"

Serie A

L’opinionista ha analizzato il ruolo di Cristiano Ronaldo nella Juventus, da un punto di vista tecnico ed economico, a Sky Calcio Club: "Quando si dice che i bianconeri hanno fallito perché non hanno vinto, è una semplificazione inaccettabile"

L’eliminazione dalla Champions League della Juventus subita per mano del Porto ha scatenato giudizi molto drastici sull’acquisto di Cristiano Ronaldo, che per molti non sarebbe stato in grado di conferire ai bianconeri una dimensione vincente internazionale. Durante Sky Calcio Club, Sandro Piccinini ha commentato questo concetto: "La Juve è stata eliminata dalla Champions come squadra, non è stato eliminato solo Cristiano Ronaldo. Se andiamo ad analizzare quelle due partite, il portoghese è mancato, non ha fatto gol e può succedere a 36 anni di avere una partita a vuoto. L'attacco della Juve ha prodotto quattro gol in due partite, soprattutto grazie a Chiesa, il problema è stato subirne altrettanti contro una squadra inferiore. Sono stati errori difensivi alcuni abbastanza clamorosi, comunque è mancato equilibrio. L'analisi di quelle partite non deve partire da Ronaldo ma dal resto, perché Cristiano il suo dal punto di vista tecnico l'ha fatto". 

Nessun acquisto può garantire la Champions

L’analisi è proseguita ragionando sull’equazione Cristiano Ronaldo = Champions League. "Qualcuno dice 'fa gol al Cagliari e non in Champions', ma lì ne ha fatti 135... Se invece si fa un discorso sull'acquisto, si dice che la Juve debba vincere la Champions, altrimenti ha fallito. È una semplificazione giornalista inaccettabile perché nessun giocatore può garantire la vittoria della coppa. Non sempre vince la più grande e nessun investimento lo può garantire, altrimenti il Manchester City ne avrebbe dovute vincere 4-5, visto che ha speso quasi due miliardi negli ultimi anni e ha Guardiola che è il miglior allenatore" ha notato Piccinini

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L’impatto finanziario

Quindi, l’operazione è stata valutata da Piccinini partendo da un altro punto di vista, quello economico. "Ronaldo è stato acquistato soprattutto perché la Juve voleva crescere come fatturato, immagine internazionale e commerciale, da quel punto di vista i conti si faranno alla fine, la pandemia ha complicato la situazione. Chiaramente investire più di 300 milioni su un giocatore è stata una scelta azzardata. Per nove anni la proprietà non ha detto nulla perché quando si vince, i conti in rosso vanno bene lo stesso. Stavolta, potrebbe essere fatto un discorso diverso perché c'è il rischio di non vincere ma a quel punto non si parlerà solo di Ronaldo ma anche degli 85 milioni spesi per De Ligt, degli ingaggi da 7 milioni di Ramsey e Rabiot. Il discorso non è tecnico ma finanziario. Gli ultimi due scudetti sono firmati da Cristiano Ronaldo. Chiusa questa parentesi, andava espulso contro il Cagliari" ha concluso.

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