Il direttore sportivo giallorosso celebra lo storico trionfo dell'Allianz Stadium: "Regalare una gioia del genere al nostro presidente è stato stupendo, ricorderemo questa partita per sempre". E sul futuro di Inzaghi: "Se dovesse arrivare la chiamata giusta gli farò da autista e lo accompagnerò"
Juventus-Benevento 0-1: una partita destinata a entrare nella storia del club giallorosso, che per la prima volta riesce ad avere la meglio dei bianconeri. Un successo che è stato celebrato nel migliore dei modi anche dalla dirigenza del Benevento, forse anche troppo, come ha raccontato ai microfoni di Sky Sport il direttore sportivo Pasquale Foggia: "Mi sono infortunato. Alzando il presidente mi è venuto il classico colpo della strega, ma è stata un'emozione bellissima. Venivamo da un momento di sofferenza e vincere contro la Juventus per noi è storia. Per un presidente che vive di passioni ed emozioni come il nostro, regalargli una gioia del genere è stato qualcosa di stupendo. E' stata una domenica da ricordare per sempre, di quelle che si racconteranno a figli e nipoti".
"Futuro Inzaghi? Se arriva la chiamata giusta..."
Artefice di questa impresa e degli ottimi risultati che il Benevento ha ottenuto nell'ultimo anno e mezzo è sicuramente Filippo Inzaghi. Quale sarà il futuro dell'allenatore giallorosso? Foggia prova a fare chiarezza: "La salvezza con Inzaghi significherebbe averci visto lungo, perchè veniva da una parentesi poco felice a Bologna. Sono contento perchè molto spesso ci si ricorda solo del finale negativo per qualcuno e ripartire diventa poi difficile, invece bisognerebbe andare un po' più nel profondo delle situazioni. Sono straconvinto che Pippo farà una carriera importante, ma lo ha già dimostrato in Serie B e lo sta facendo anche in A. Se arriverà la chiamata giusta per lui? Gli farò da autista, lo accompagnerò".
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"Gaich giocatore forte, lo sta dimostrando anche in Italia"
Oltre a Inzaghi, Foggia e il presidente Vigorito, un altro grande protagonista del pomeriggio di Torino è stato Adolfo Gaich. L'attaccante argentino, arrivato a Benevento durante il mercato di gennaio, ha realizzato la sua seconda rete in campionato. Sul valore del calciatore, Foggia non ha dubbi: "In questo momento deve ritrovare ancora una forma ottimale, ha bisogno di partite. E' un ragazzo che non scopro io, un calciatore forte che viene da un campionato tosto come quello argentino, sia sul piano tecnico che su quello caratteriale. Giocare nel San Lorenzo, davanti a 40.000 persone contro squadre come il Boca o il River, se non sei forte di testa fai fatica. Alla sua giovane età ha già dimostrato di essere un giocatore forte e lo sta dimostrando anche in Italia. Parliamo di un classe '99 nel giro della nazionale, che ha già fatto qualche presenza, che se mantiene questa costanza di rendimento anche in Serie A ne saremo tutti contenti. Chi ricorda Gaich? Un attaccante come Denis. E' quel tipo di calciatore più vicino al calcio moderno e rispetto al Tanque è forse un po' più tecnico".