Juve news, Morata: "Cristiano Ronaldo soffre, è abituato a vincere. Ma qui è contento"
DALLA SPAGNAL'attaccante spagnolo sul momento della Juventus: "Cristiano è frustrato e sta soffrendo, è abituato a stare al top e a vincere. Ma non è una sensazione dovuta alla Juventus, lui a Torino sta bene e lo vedo contento. Siamo tutti un po' colpiti dal momento, chi dice il contrario mente. Col Porto siamo usciti per dettagli, ma abbiamo vinto la Supercoppa e siamo in finale di Coppa Italia. Per noi è un anno di transizione, ma il progetto mi piace molto. Futuro? Decideranno Juve e Atletico"
Dal ritiro della Spagna parla ai meedia spagnoli Alvaro Morata, che affronta anche l'argomento Juventus. Non è un periodo facile per i bianconeri, fuori dalla Champions League e distanti 10 punti dalla capolista Inter, che appare ancor più distante dopo la sconfitta interna contro il Benevento. E l'attaccante spagnolo ha parlato anche di Cristiano Ronaldo: "Siamo stati tutti criticati, ma nessuno ha vinto quanto lui – le sue parole nelle interviste rilasciate a Cadena Ser e al Mundo Deportivo – Siamo colpiti dal momento, chi ti dice che non è così mente. Sono il primo a sapere quando mi criticano e anche per Cristiano è così, ma non devo certamente dire io chi è lui. Passiamo tanto tempo insieme anche fuori dal campo, ma parliamo di tutto tranne che di calcio. Discutiamo della pandemia, di come ha colpito la Spagna e il Portogallo e di tante altre cose. Dà la sensazione di essere frustrato perché è abituato a stare al top, ma non è una situazione legata alla Juventus perché sarebbe lo stesso anche in un'altra squadra. Lo vedo contento qui, ma è abituato a vincere e sta soffrendo, così come me. Se torna al Real Madrid? Non ci ho mai pensato, spero che resti alla Juve perché voglio che da noi ci siano i migliori giocatori. Spero di averlo vicino e che, qualsiasi cosa faccia, sia felice".
"Anno di transizione. Futuro? Decidono Juve e Atletico"
Morata parla poi del momento della Juventus: "Piccoli dettagli ci sono costati l'eliminazione contro il Porto, ma è colpa di tutti. Se segno io di testa nella prima occasione che mi capita, magari passiamo il turno. Bisogna guardare sempre il lato positivo, siamo in finale di Coppa Italia e abbiamo già vinto la Supercoppa. Prendiamo questa stagione come un anno di transizione, ci sono stati tanti cambi e alcune cose sono migliorabili. Il mio futuro? Quando sei in prestito la tua opinione conta poco. Sono felice alla Juve come lo ero nell'Atletico, a fine stagione mi diranno. A Torino c'è un progetto nuovo che mi piace. Non so se ho trovato qui il posto in cui fermarmi a lungo, ma non è una decisione che dipende da me. Sono felice poi vedremo cosa succederà, visto che ancora non sono di proprietà della Juve". Sul rapporto con Simeone, aggiunge: "Chiaro che mi farei una birra con lui, anche un asado. Distinguo l'aspetto umano da quello sportivo e professionale. Lui è una gran persona e gli sarò per sempre grato, lo ammiravo prima di lavorare con lui e lo ammiro ancora oggi per come vive il calcio".
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"Non ho sofferto di depressione, ma ci sono andato vicino"
Negli anni scorsi Morata ha passato momenti bui, sotto l'aspetto calcistico ma, di conseguenza, anche mentale: "Come alleniamo il nostro fisico dobbiamo allenare anche la testa, è una cosa che ti aiuta tanto – prosegue l'attaccante – Fino a poco tempo fa, andare dallo psicologo non era vista come una cosa normale ma invece lo è inevitabilmente. Oggi sembra una cosa abituale, arriveremo al punto che diventerà obbligatorio. Ci sono persone che vivono momenti complicati e potrebbero evitarlo, se avessi avuto accanto un professionista ai tempi del Chelsea la cosa mi avrebbe aiutato. Ma quando la testa non funzione, tu diventi il tuo peggior nemico e in quei momenti lotti sempre contro te stesso. Non ho mai sofferto di depressione, ma ci sono andato vicino. Ora vado regolarmente da uno psicologo ma non lo faccio per evitare ricadute, bensì perché vado a trovare una persona con la quale condivido un punto di vista imparziale e che è sincera con te. La testa non si lava come si fa con i denti, bisogna tirar via certe cose dalla teste. Ho una grandissima paura a volare senza la mia famiglia, sto veramente male ed è una cosa che sta lì nella mia testa, non so nemmeno il perché. Quindi credo che parlare con una persona che ti capisca sia molto importante".