Milan, Tomori: "Scudetto? Inter distante, ma ci crediamo. Lavoro per essere il migliore"

Serie A

Il difensore rossonero ha parlato alla Gazzetta dello Sport: "Tornare in Champions è un grande traguardo, ma dobbiamo guardare al massimo obiettivo: l'Inter è distante, ma bisogna credere nello scudetto. Lavoro quotidianamente per essere tra i migliori al mondo, mi godo il momento e il futuro non dipende da me. Nel tempo libero studio per laurearmi, nel lockdown ne ho approfittato per accelerare"

MILAN-SAMP LIVE - REBIC, SQUALIFICA RIDOTTA

Nel mese di gennaio è arrivato quasi a sorpresa, ma in poco tempo Fikayo Tomori ha conquistato il Milan. Titolare in 10 delle ultime 13 partite ufficiali giocate dai rossoneri tra campionato ed Europa League, ormai punto fermo della difesa di Stefano Pioli. Nonostante la giovane età, visto che è un classe 1997, Tomori ha dimostrato sin da subito grande maturità. E il difensore rossonero crede ancora nello scudetto: “La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine – ha dichiarato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport - Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale".

"Ibra è un esempio per tutti"

"Differenze tra Premier e Serie A? Non c'è un gap così grande. Il campionato inglese è bellissimo, si gioca anche molto d’istinto, qui è un po’ diverso. Ma c’è qualità. Penso ovviamente al Milan, ma anche a squadre come Roma, Juve, Inter, Atalanta, Lazio. La strada da percorrere per tornare al top non è molta". Su Ibra, aggiunge: "Magari non ci parla come figli, ma ci motiva e ci parla moltissimo. È un esempio per tutti, di dedizione e di carica agonistica. Maldini? Averlo come capo dell’area tecnica è come per un attaccante avere a che fare con Messi direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni".

"Futuro? Lavoro per essere il migliore, il resto non dipende da me"

Tomori è arrivato al Milan in prestito con diritto di riscatto, fissato a una cifra intorno ai 28 milioni di euro. I tifosi rossoneri chiedono alla società di prenderlo a titolo definitivo, tanto da lanciare un crowdfunding per contribuire: "Ciò mi rende felice. Mia madre legge tante cose sui social ed è molto orgogliosa. Tutto questo fa parte di un percorso, ma resto realista. Un po’ mi sono sorpreso, ma non tantissimo visto il carattere delle persone qui. È stato facile ambientarmi, erano tutti così amichevoli. Per il futuro lavoro per essere tra i migliori al mondo nel mio ruolo, mi alleno tutti i giorni per far sì che questo accada il prima possibile. Per il resto non decido io, al momento sono felice di essere qui e mi godo l'attimo. Al resto non ci penso".

"Nel tempo libero studio per laurearmi"

Scudetto, ma non solo. L'altro obiettivo è la laurea in Business management: "È una cosa che mi piace. Ho pensato di utilizzare al meglio il lockdown per accelerare il mio corso di studi. Nel tempo libero non mi piace molto giocare ai videogiochi. Parlo tanto con i miei genitori, sono il mio punto di appoggio sempre. Non mi piace vedere tanta tv, però Netflix mi aiuta. E devo dire che di tempo libero, fra allenamenti e partite da giocare, non ce n’è molto. Io studio, vado sui social, uso FaceTime, parlo con gli amici lontani".