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Immobile, il gol manca da 7 partite con la Lazio: a Verona per sbloccarsi

LAZIO

Luca Cassia

©LaPresse

A secco da due mesi in campionato, l'attaccante biancoceleste insegue un gol che manca da 7 turni. Non è mai andato oltre dal suo avvento alla Lazio: era già accaduto alla prima stagione e nella Serie A 2018/19, riuscendo sempre a sbloccarsi all'ottava partita. Ecco perché Ciro mette nel mirino il Verona al Bentegodi, dove la scorsa estate segnò tre reti lanciandosi verso la Scarpa d'Oro

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Il bilancio recita 144 gol segnati a -15 da Silvio Piola, il miglior marcatore all-time della Lazio. A caccia della storia, quindi, ma Ciro Immobile ha festeggiato negli ultimi due mesi solo in Nazionale. Le reti contro Irlanda del Nord e Lituania, utili ad inaugurare al meglio la campagna verso i Mondiali in Qatar, rappresentano gli unici squilli dell’attaccante biancoceleste dallo scorso 7 febbraio. Era la 21^ giornata di campionato, 1-0 al Cagliari targato Immobile che da allora si è fermato. Quasi un paradosso per la Scarpa d'Oro 2020 premiato un mese fa in Campidoglio per la gioia del club, inchiodato al bottino di 19 gol stagionali da quando la Lazio condivideva il 4° posto con la Roma a quota 40 punti. Due le posizioni perse dalla squadra di Inzaghi, in ritardo dalla zona Champions e priva dei guizzi del suo bomber. Lo stesso Ciro ci ha scherzato sopra nel corso di una live su Twitch, quando joystick alla mano ripeteva giocando alla PlayStation: "Passami la palla davanti alla porta che mi devo sbloccare, ormai sono sette partite". E non è la prima volta per lui da quando veste la maglia della Lazio.

Simone Inzaghi si affida sempre a bomber Immobile - ©LaPresse

Mai oltre le 7 partite a secco

Il digiuno in corso in questo campionato, che ha visto Immobile non segnare contro le ultime 7 squadre (Inter, Sampdoria, Bologna, Juventus, Crotone, Udinese e Spezia), ammette due precedenti identici dal suo avvento a Roma nel 2016. Iniziamo proprio dalla prima stagione biancoceleste, quando l’attaccante di Torre Annunziata restò a secco da inizio novembre a fine dicembre: 7 turni senza esultanze, ma all’ottava (8 gennaio 2017) punì il Crotone riuscendo a sbloccarsi. A fine campionato furono 23 i gol segnati, otto in più rispetto alla Serie A 2018/19 quando chiuse con il suo minimo storico da laziale (15 centri). Ebbene, anche in quell’occasione, Ciro rimase a digiuno per 7 giornate di fila (da metà aprile al 20 maggio) andando a segno nel weekend seguente, da ex contro il Torino all'ultima giornata, senza evitare la sconfitta. Insomma, esistono i precedenti per l'Immobile targato Lazio: se due indizi sono una coincidenza, chissà se tre faranno una prova.

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Detto che Ciro non stecca mai l’ottava dopo un filotto a digiuno, figuratevi cosa può significare per lui la trasferta a Verona in programma domenica pomeriggio. Basta riavvolgere il nastro allo scorso 26 luglio, quando il numero 17 segnò una tripletta al Bentegodi allungando le mani verso la Scarpa d'Oro. Ritoccò poi il suo bottino a 36 gol in campionato (eguagliato Higuain) contro Brescia e Napoli, si laureò capocannoniere per la terza volta e soprattutto trionfò come il miglior bomber europeo davanti a Lewandowski e Ronaldo. Difficile ripetere il bis quest’anno: il polacco del Bayern Monaco ha già fatto il vuoto alle sue spalle, ma Ciro vuole ritrovarsi per sé per la Lazio. Se Inzaghi ha vinto le ultime tre gare e deve ancora recuperare la sfida contro il Torino, l’obiettivo Champions pretende il miglior Immobile alla ricerca del gol perduto.

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Ciro in posa col pallone il 26 luglio 2020, quando segnò tre gol al Bentegodi - ©LaPresse