Ibrahimovic, oggi la decisione del giudice sportivo dopo l'espulsione in Parma-Milan

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Nelle prossime ore si conoscerà l’entità della squalifica, che per i casi del genere è di due giornate. Tuttavia, l’assenza di insulti potrebbe essere valutata come attenuante dal giudice sportivo. Lo svedese salterà sicuramente la prossima partita di Serie A contro Genoa, in programma domenica 18 aprile

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C’è attesa per la decisione del giudice sportivo sulla squalifica di Zlatan Ibrahimovic, prevista per le prossime ore. L’attaccante del Milan era stato espulso al 60’ durante la sfida col Parma dopo uno scambio con l’arbitro Fabio Maresca, che ha estratto direttamente il cartellino rosso. Da una prima ricostruzione fatta filtrare da fonti vicine al giocatore, alla base del provvedimento ci sarebbe stato un equivoco: Ibra infatti avrebbe detto "Mi sembra strano", mentre il direttore di gara avrebbe capito "Sei un bastardo" e quindi l’ha espulso. Tuttavia, secondo altri testimoni e a quanto filtra anche da ambienti AIA Maresca avrebbe compreso perfettamente le parole del giocatore. Prima del "mi sembra strano", lo svedese avrebbe detto "Vai a casa, vai a casa, se non ti interessa, se non ti frega che cosa fai qua?". Una frase che, aggiunta ad altre punzecchiature precedenti dello svedese, avrebbe convinto l’arbitro – non troppo tollerante davanti a questo tipo di provocazioni – ad un gesto più drastico come il rosso diretto, non preceduto da un’ammonizione.

Cosa rischia Ibrahimovic

Secondo l’articolo 36 del Codice di Giustizia Sportiva, la squalifica in caso di espressione irriguardose comporta un minimo di due giornate di stop. Se così fosse, Ibrahimovic sarebbe costretto a saltare le sfide con Genoa e Sassuolo, entrambe a San Siro. Tuttavia, dalle registrazioni del campo - e quindi presumibilmente anche dal referto di Maresca - non si percepiscono insulti e questo potrebbe essere valutato come attenuante dal giudice sportivo, che potrebbe ridurre la squalifica ad una sola giornata. In questo caso, Ibra tornerebbe a disposizione per il turno infrasettimanale contro la squadra di De Zerbi. Fossero invece due o più le giornate di squalifica il Milan sarebbe già pronto a ricorrere alla Corte Sportiva d'Appello.

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