Conte: "A Crotone dovremo fare l'Inter per evitare sorprese e completare l'opera d'arte"

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Le parole dell'allenatore nerazzurro alla vigilia della trasferta di Crotone: "Ho avvisato la squadra, servirà fame e cattiveria agonistica per evitare sorprese. Vogliamo finire al meglio questa stagione che sarebbe un'opera d'arte. Abbiamo fatto un percorso straordinario e ora siamo pronti a conquistare qualcosa di storico. E chi non mi segue, può restare nella sua mediocrità"

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L'obiettivo scudetto è ormai a un passo, ma Antonio Conte non vuole cali di concentrazione. Primo match point per l'Inter, che, in caso di vittoria sul campo del Crotone e di mancato successo dell'Atalanta contro il Sassuolo domenica 2 maggio, conquisterà il titolo di campione d'Italia. "I ragazzi sanno che dovremo fare l'Inter - ha detto Conte in conferenza stampa alla vigilia della trasferta calabrese -, se andiamo pensando di fare qualcosa di diverso ci sarà qualche brutta sorpresa. Dobbiamo avere massimo rispetto del Crotone, vorranno dimostrare di meritare ldi restare in Serie A e non c'è migliore occasione di farlo contro la prima in classifica. Dobbiamo fare l'Inter, giocando con fame e cattiveria agonistica per evitare sorprese, l'ho detto ai ragazzi e mi auguro che mi ascoltino". E prima della partenza per Crotone il presidente Steven Zhang ha incontrato la squadra: "C'è stato un semplice saluto visto che non ci vedevamo da un po' di tempo - ha spiegato Conte -, ha salutato i calciatori e ci ha fatto un in bocca al lupo anche perché il presidente sa benissimo che ancora non abbiamo conquistato nulla".

"Stiamo facendo qualcosa di storico"

Pochi dubbi sulla formazione, che dovrebbe essere confermata in blocco: "La stanchezza come c'è per noi c'è anche per gli altri - ha spiegato l'allenatore nerazzurro -, che magari visto il distacco la stanno accusando di più. Noi stiamo facendo qualcosa di straordinario e di storico per il club dopo tanti anni e non penso che sia il caso di parlare si stanchezza dei giocatori. Anche perché se c'è qualcuno che è stanco me lo deve dire e si siede in panchina. Come ho già detto in passato, adesso l'importante è che questa annata finisca nella giusta maniera e che ci ripaghi di tanto lavoro, tanto sudore, tanto sacrificio e notti insonni". Importante anche saper gestire il momento: "Quando ti avvicini a un traguardo è inevitabile che l'attesa diventi un qualcosa che devi saper gestire bene per te, per il gruppo, per il club e per i tifosi. Penso che stiamo gestendo tutto nella giusta maniera e in questo senso dico che l'Inter domani dovrà fare l’Inter. Comunque tutti quelli che lavorano alla Pinetina sanno che quest'anno sta per essere fatto qualcosa di straordinario".

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"Porto tutti al limite, così ho reso l'Inter credibile"

In tanti hanno indicato la vittoria nello scontro diretto con la Juventus il punto di svolta fondamentale nella stagione dell'Inter: "Ma io penso che ci siano diversi punti chiave in questa stagione - ha chiarito Conte -, non solo quella partita. Momenti che hanno accresciuto la consapevolezza e l'autostima della nostra squadra. Anche quando inseguivamo e poi siamo andati in testa alla classifica è stato un momento cruciale. A quel punto le opzioni sono due: o reggi la pressione e dimostri di avere la giusta mentalità, o la pressione ti mangia e vieni risucchiato. Questo non è accaduto, sono stati bravi i ragazzi. I messaggi sono stati recepiti e adesso parliamo di un'Inter padrona del proprio destino. Ci auguriamo di finire al meglio questa stagione che sarebbe un'opera d’arte per noi". Poi Conte ha spiegato come si è arrivati a questo punto: "Il mio obiettivo in tutte le squadre in cui sono andato è portare la mia visione e il mio bagaglio, quello in cui credo. Portare un percorso che richiede sacrifici e sudore. Questo porta tutti al limite di sé stessi, ma è il percorso da seguire se si vuole essere vincenti e se si vuole rendere onore alla storia dell'Inter. Ovviamente non tutti possono essere dalla mia parte, chi non vuole preferisco che rimanga nella sua mediocrità perché in questo modo si sta più sereni e con meno mal di testa. Ma qui ho trovato tanta gente disposta a sacrificarsi. Al di là dello scudetto, in questi due anni l'Inter ha trovato credibilità sotto ogni punto di vista, sia in ambito nazionale che internazionale. L'anno scorso abbiamo fatto la finale di Europa League e questa cosa credo che sia stata molto sottovalutata".

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"Darò spazio a tutti, ma non molleremo"

Chiusura su alcuni singoli, Conte ha sottolineato l'importanza della crescita personale di tutti i giocatori dell'Inter e ha annunciato che nelle ultime partite darà più spazio a chi è stato impiegato di meno: "Se ben ricordate, a inizio anno ho parlato e ho detto che le fortune dell'Inter sarebbero passate dalla crescita singola dei giocatori. Questo è avvenuto e per questo oggi vediamo che l'Inter ha la possibilità di fare qualcosa di straordinario. Tutti, chi più o chi meno, sono cresciuti e hanno acquisito senso di responsabilità maggiore. Hanno capito cosa fare per essere protagonisti, singolarmente c'è stata una crescita di tutti i nostri giocatori. Anche lo stesso Pinamonti che è giovane e non ha avuto la possibilità di guadagnare spazio, oggi è un giocatore molto più forte di quando ha iniziato la stagione. Ribadisco che dobbiamo arrivare allo scudetto, dopodiché darò più spazio a gente che lo merita. Io non devo fare favori a nessuno, ho dovuto fare delle scelte rispettando sempre chi merita e chi in allenamento ha dato tutto il necessario. Il nostro obiettivo è dare sempre il massimo. Con la Juve ho fatto 102 punti, avevamo già vinto lo scudetto ma non abbiamo mollato di una virgola. È questa la mentalità di chi vuole vincere sempre". Chiosa finale su Vidal e Sanchez: "Arturo sta avendo un contrattempo, il ginocchio infortunato, non per via dell'operazione, ha un sovraccarico e in quella zona si forma un edema. Questo sta ritardando il tutto, Vidal ancora non si sta allenando con noi e non è disponibile. Mi auguro che possa rientrare perché sarebbe bello che tutti partecipassero in questo finale di stagione. Sanchez? Quando si è chiuso il mercato, si è tuffato anima e corpo nella squadra. Ma penso che lui sia contento perché qui ha trovato un clima familiare in cui tutti sono importanti e in cui ha dato il suo contributo. Io sono contento di quello che sta facendo e mi auguro di regalargli ancora più spazio al termine della stagione".