Il difensore olandese in esclusiva a Sky Sport: "Siamo delusi dopo il pari con la Fiorentina, per vincere le gare serve più coraggio e difendere da squadra. Prima pensavamo allo scudetto, adesso l'obiettivo è il secondo posto. Un onore pensare di diventare capitano di questo club in futuro"
Il pareggio contro la Fiorentina nell’ultima di campionato ha lasciato l’amaro in bocca in casa Juventus: oltre ai due punti lasciati per strada nella corsa Champions, la prestazione degli uomini di Pirlo non ha convinto. Ad ammetterlo in esclusiva ai microfoni di Sky Sport è Matthijs De Ligt: "Siamo rimasti delusi, il nostro obiettivo era di ottenere i tre punti nella trasferta contro la Fiorentina, ma questo non è avvenuto". Il difensore della Juve lancia un chiaro messaggio a tutto l’ambiente: "Penso che serva fare di più per vincere le partite specialmente in questa fase della stagione, dove i successi sono molto importanti. Dobbiamo fare di più, serve maggiore coraggio quando abbiamo la palla, un’altra mentalità, difendere meglio e di squadra". Juve attualmente al quarto posto in classifica a quota 66 punti, gli stessi di Milan e Napoli: "Prima pensavamo allo scudetto, adesso no; ora l’obiettivo è arrivare secondi. Abbiamo una squadra molto forte che deve lottare per il primo posto, ma in questo momento le possibilità sono minime perciò il nostro focus è sul secondo posto”, le parole del difensore olandese.
"Un onore pensare di essere capitano in futuro"
Juve a cui sono mancati anche i gol di De Ligt, difensore in passato decisivo nell’area avversaria: "Penso di avere tra le mie qualità quella di fare gol e non sono felice di aver realizzato solo una rete fino a questo momento della stagione, voglio migliorare in questo. Ma serve una crescita generale in tutti noi: da chi calcia l’angolo a chi fa blocco e chi colpisce di testa. In questo periodo pieno di partite importanti voglio segnare di più per aiutare la squadra", ha ammesso l’olandese. De Ligt ha poi aggiunto: "Per me è un onore giocare nella Juve e pensare di essere un giorno il capitano di questa squadra. Ma questo ora non è importante, visto che in rosa ci sono quattro capitani, calciatori di esperienza che giocano da anni qui. L’importante per me è giocare bene, aiutare la squadra e poi deciderà il mister chi sarà il capitano, ma questo non per il momento un mio obiettivo".