Milan-Benevento, Inzaghi: "La salvezza è nelle nostre mani". Poi l'abbraccio con Ibra

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L'ex numero 9 del Milan dopo il ko a San Siro proprio contro i rossoneri: "Abbiamo dato un ottimo segnale, tutto dipende ancora da noi. Dobbiamo sfruttare la prossima partita contro il Cagliari nel migliore dei modi". E alla fine della partita ecco l'abbraccio con Ibra

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"Oggi abbiamo dato un ottimo segnale, se fossimo stati sempre quelli di oggi avremmo fatto meglio nel girone di ritorno". A dirlo è Pippo Inzaghi, di ritorno nel suo San Siro dove ha segnato tantissimi gol, e contro il suo Milan. Ma da avversario: "Adesso serve guardare avanti - ha proseguito ai microfoni di Sky Sport analizzando il ko per 2-0 -. Salvezza? Tutto è ancora nelle nostre mani. Abbiamo ora questa grande partita in casa contro un diretta concorrente (il match col Cagliari della prossima giornata, ndr) e dobbiamo sfruttarla nel migliore dei modi".

Recupero degli infortunati

Sui tanti giocatori out Inzaghi ha fatto il punto: "Stiamo cercando di recuperare degli elementi che sono fondamentali e che ci sono mancati quasi sempre. Iago Falque (tornato col Milan da titolare come non faceva da metà febbraio, ndr), Letizia e altri. Più ne recupereremo e più avremo frecce al nostro arco per domenica".

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L'abbraccio con Ibra a fine partita

"Siamo stati sempre in partita e dobbiamo tenerci la prestazione - ha detto Inzaghi ai microfoni di DAZN -. Se siamo finiti in zona retrocessione è perché forse abbiamo fatto troppo bene prima e ora non stiamo facendo bene. Spirito e voglia di questa sera mi fanno ben sperare. Sfidare il Milan? Per me non sarà mai una partita come le altre, ma l'assenza del pubblico mi ha lasciato più sereno". Non è poi sfuggito, dopo il triplice fischio, l'abbraccio con Zlatan Ibrahimovic. I due hanno giocato insieme nel Milan due stagioni, 2010-11 - con vittoria dello scudetto - e 2011-12, l'ultima in carriera di Inzaghi.

L'abbraccio tra Inzaghi e Ibra al termine di Milan-Benevento
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