Juventus-Milan 0-3, gol e highlights: ai rossoneri lo scontro diretto Champions
I rossoneri si aggiudicano lo scontro diretto per la Champions vincendo nettamente a Torino. Sblocca Brahim Diaz nel recupero del primo tempo, nella ripresa arrotondano Rebic e Tomori dopo che Kessié si era fatto parare da Szczesny un rigore. In classifica il Milan aggancia l’Atalanta a 72 punti, dietro all’Inter; Juventus al quinto posto, scavalcata dal Napoli e fuori dalla zona Champions. Ora i rossoneri sono anche in vantaggio negli scontri diretti con la Juve in un eventuale arrivo a pari punti
JUVENTUS-MILAN 0-3 (Highlights - Pagelle)
45'+1' Brahim Diaz, 78' Rebic, 82' Tomori
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie, Bentancur (67' Kulusevski), Rabiot, Chiesa (79' Dybala); Morata, Cristiano Ronaldo. All. Pirlo
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (81' Meité), Kessie; Saelemaekers (81' Dalot), Brahim Diaz (70' Krunic), Çalhanoglu; Ibrahimovic (66' Rebic). All. Pioli
Ammoniti: Chiesa (J), Chiellini (J), Saelemaekers (M)
Note: al 58' Szczesny (J) para un rigore a Kessiè (M)
Tre gol, tre punti-Champions: il Milan vince quello che era un vero e proprio scontro diretto per un posto in Champions, dato che ci arrivava a pari punti con la Juventus e al termine di una giornata di campionato in cui le altre rivali, Atalanta e Napoli, avevano vinto entrambe. Ma a sorprendere è soprattutto il modo in cui lo fa, dominando a Torino e sbancando con un 3-0 che non solo porta la squadra di Pioli a +3 sulla Juve, ma le regala anche il vantaggio degli scontri diretti in un eventuale arrivo alla pari con i bianconeri a fine campionato (“ribaltato” il 3-1 Juve dell’andata). Fine campionato a cui mancano tre giornate, e al momento la Juventus è quinta, fuori dalla zona Champions.
Il primo tempo, tutto sommato, è equilibrato: con il fantasma di Cristiano Ronaldo in campo, le occasioni migliori per la Juve capitano ai due centrali di difesa, De Ligt e Chiellini, con quest’ultimo in particolare che spreca malamente di testa dopo un’uscita a vuoto di Donnarumma, altro “elemento” in palio in questo scontro, visti i tentennamenti del portiere di fronte all’offerta di rinnovo del Milan. A tentarlo ci sarebbe la Juve, ma Gigio ha chiaramente fatto intendere di voler giocare la Champions, e al momento ad assicurargliela sarebbe il Milan.
Un Milan peraltro più brillante, rapido nelle sue giocate e rapidissimo quando innesca Theo Hernandez sulla sinistra. A sbloccarla, a pochi istanti dall’intervallo, è però Brahim Diaz, la carta che Pioli si gioca a sorpresa schierandolo sulla trequarti dietro a Ibra. Controllo e palla nel sette, con il Var che crea un po’ di suspance ma poi convalida. La Juve esce dagli spogliatoi dando l’impressione di voler fare una ripresa caricando a testa bassa, ma dopo il tentativo-lampo di Bennacer su assist di tacco di Morata, si spegne: Diaz si guadagna un rigore (braccio di Chiellini) che lo specialista Kessié spreca, facendoselo parare da Szczesny, ma ci pensano Rebic (subentrato a Ibrahimovic infortunato) e Tomori di testa a chiuderla nel giro di 4’. Ora per il Milan la Champions è più vicina, mentre per la Juve inizia la rincorsa.
Giocatori del Milan raccolti in cerchio: è Ibra a caricarli con un discorso motivazionale alla squadra
Ecco l'ingresso in campo della terna arbitrale: il direttore di gara è Valeri.
Allo Stadium intanto è il momento della "ricognizione" dei giocatori in campo, prima di avviarsi negli spogliatoi; a breve inizierà il riscaldamento
Inter 85 punti, Atalanta 72, Napoli 70, Juventus e Milan 69, Lazio 64*, Roma 58.