Milan fallisce il primo match point per la Champions: l'analisi

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Il Milan aveva l'opportunità di festeggiare la qualificazione alla prossima Champions League con una giornata d'anticipo, ma ha pareggiato 0-0 in casa contro il Cagliari. L'analisi della situazione in casa rossonera fatta a Sky Calcio Club

LE COMBINAZIONI DELLA CORSA CHAMPIONS

Il Milan ha fallito il primo match point per la Champions dopo lo 0-0 in casa contro il Cagliari. I rossoneri sono a 76 punti al pari del Napoli, con uno di vantaggio sulla Juventus e due posti ancora da assegnare. All'ultima giornata gli azzurri ospiteranno il Verona e i bianconeri andranno a Bologna, mentre i rossoneri saranno impegnati a Bergamo. Dall'Atalanta... all'Atalanta, come un cerchio che si chiude: tutto nascque quel 22 dicembre 2019, dopo quel ko 5-0 con Donnarumma in lacrime e Ibra (appena arrivato) davanti alla tv. Da lì Pioli ha costruito la sua piccola impresa e ora per raccoglierne i frutti deve battere proprio l'Atalanta (già sicura di un posto in Champions), quello che non è riuscito a fare da quando è al Milan (dopo quel 5-0 sono arrivati un 1-1 a luglio a San Siro e un altro ko, 3-0 lo scorso gennaio sempre in casa). 

Di Canio. "La salvezza ha 'liberato' il Cagliari"

A Sky Calcio Club gli ospiti di Fabio Caressa hanno analizzato i motivi del mancato successo rossonero. A partire da Paolo Di Canio: "Essendo il Cagliari salvo, forse i giocatori del Milan pensavano bastasse tenere la palla, giocare con serenità; ma poi la gara si è imbrigliata. Il Cagliari ha fatto una grande partita, Semplici l'ha preparata bene in settimana e la salvezza aritmetica conquistata poche ore prima non ha rilassato i sardi, anzi hanno giocato più liberi e sono riusciti a mettere in difficoltà un Milan che non riusciva a trovare spazi. Alcuni giocatori rappresentativi come Calhanoglu sono andati in confusione. C'era irrequietezza, individualità che non sono venute fuori a livello di qualità: Brahim Diaz, che nelle ultime settimane avevamo esaltato, andava spesso a sbattere contro il muro avversario. Non c'è stato quel gioco di squadra che avevamo visto contro la Juve. E ho visto molto nervosismo, così come lo era Pioli a bordocampo".

Piccinini: "Milan, il timore delle squadre giovani"

Anche Sandro Piccinini sottolinea l'aspetto mentale: "È stata fondamentale la componente psicologica, il Cagliari ha preparato la partita come se dovesse essere decisiva ma nel pomeriggio si è liberato nella testa e nel cuore di quel peso enorme con cui aveva giocato negli ultimi tre mesi. Una specie di liberazione, ha potuto giocare con quella serenità che gli ha permesso di mettere in mostra le proprie qualità tecniche che abbiamo sempre sottolineato. Abbiamo visto il miglior Cagliari possibile e, allo stesso tempo, il Milan ha mostrato il timore che spesso subentra nelle squadre giovani. Poi ha giocato senza un attaccante vero, ha patito più delle altre volte l'assenza di Ibra, che magari avrebbe potuto risolverla in qualche modo. Ora tutto si complica. È vero che l'Atalanta sarà reduce dalla finale di Coppa Italia, ma è una partita nettamente più difficile rispetto a quella che la Juve giocherà con il Bologna". 

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Bergomi: "Cagliari ha uomini giusti per mettere in difficoltà il Milan"

Beppe Bergomi fa soprattutto una valutazione di natura tattica: "Tenderei a dare dei meriti al Cagliari, ha gli uomini giusti per mettere in difficoltà il Milan. La forza dei rossoneri è quella di recuperare palla e ribaltare l'azione velocemente. Il Cagliari ha Nandez e Lykogiannis sugli esterni, una difesa molto forte fisicamente e dei centrocampisti che sanno giocare a calcio e che, sulla pressione del Milan, sono riusciti a venire fuori bene".

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