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È morto Giampiero Boniperti, leggenda e presidente onorario della Juventus: aveva 92 anni

1928-2021
©LaPresse

Prima calciatore, poi dirigente, ha trascorso una vita da bianconero. Giampiero Boniperti è morto nella notte a Torino per insufficienza cardiaca. Lo ha reso noto la famiglia. Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo quattro luglio

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"Alla Juve posso fare solo un augurio, continuare a vincere perché, come sapete, rimane l’unica cosa che conta". In questa sua frase di qualche anno fa, ripetuta recentemente in una lettera all’Ansa per i suoi novant’anni, c’è il marchio di fabbrica per chiunque indossi la maglia della Juventus. È morto nella notte a Torino, a causa di una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti. Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo quattro luglio. I funerali si svolgeranno in forma privata per volere della famiglia.

La carriera da giocatore

Giocatore dal 1946 al 1961, ha avuto innumerevoli soddisfazioni alla Juventus: cinque scudetti da giocatore, nel 'Trio magico' con Charles e Sivori. E nel ventennio da presidente (’71-’90) tutti i trofei possibili, in Italia e nel mondo. Nel club bianconero era arrivato a 17 anni, pagato 60mila lire fifty fifty tra la squadra del suo paese, Barengo (Novara), e il Momo che l'aveva tesserato. Ne è uscito 48 anni dopo, quando ha lasciato la presidenza effettiva della Juventus.

La carriera da dirigente

È stato presidente e poi, quando fu richiamato dalla famiglia Agnelli, amministratore delegato dal '91 al '94. Dal 2006 era presidente onorario. "La Juve - è un'altra delle sue espressioni più amate - non è soltanto la squadra del mio cuore, è il mio cuore". Da presidente, lasciava lo stadio alla fine del primo tempo, e seguiva alla radio il secondo; tra le tante sfide quelle più sofferte erano le stracittadine con il Torino, anche se ai granata ha segnato piùdi ogni altro bianconero: 14 gol (13 in campionato, 1 in Coppa Italia). "Il derby - aveva spiegato, da dirigente - mi consuma, amo troppo la Juve e ho così rispetto della Juve che non può essere altrimenti". Con i giocatori aveva sempre il coltello dalla parte del manico, ma era lontano il tempo della predominanza dei procuratori. Dopo il Mundial vinto dall'Italia nell'82 in Spagna, aveva messo fuori rosa, perché avevano chiesto un aumento, nientemeno che Paolo Rossi, Tardelli e Gentile. Una settimana di stop, un'amichevole saltata, prima di essere nuovamente ricevuti da Boniperti, e di firmare il contratto, con la concessione di un piccolo ritocco. Dei tantissimi calciatori di grido che ha portato alla Juventus, due tra i più amati sono stati Scirea Del Piero; alla Juve ha fatto venire, dal Milan, un giovane Giovanni Trapattoni con il quale ha condiviso dieci stagioni con i primi successi internazionali. Una scommessa vinta contro gli scettici: con il 'Trap' alla guida, la Juve vinse subito lo scudetto con il record a quota 51, quando le vittorie valevano ancora due punti. È stato europarlamentare dal '94 al '99. Ma la sua grande, vera e unica passione è sempre stata la Juventus.