Sampdoria, D'Aversa si presenta: "Orgoglioso di essere in un club prestigioso"
SampdoriaL'allenatore blucerchiato comincia la sua nuova avventura dalla sala stampa del Ferraris: "Ho giocato qui e ho sempre avuto il desiderio di tornare. Mi auguro di essere all'altezza di un club così prestigioso e di un mito come Boskov nel trentesimo anniversario dello scudetto. Mercato? Ci sono problematiche generali, ma la rosa non sarà svenduta"
E' lo Stadio Luigi Ferraris il teatro del primo giorno di Roberto D'Aversa come nuovo allenatore della Sampdoria. La nuova guida tecnica blucerchiata è stata presentata in conferenza stampa, insieme al presidente Ferrero e al direttore sportivo Osti, in quello che sarà il suo stadio nella prossima stagione. Spazio subito alle emozioni di sedersi sulla panchina blucerchiata per D'Aversa, che da calciatore ha indossato questa maglia nella stagione 2000-2001: "Ringrazio il presidente Ferrero e la Sampdoria per l’opportunità che mi ha concesso. Sono in un club blasonato e in passato ho avuto la fortuna di indossare questa maglia, le emozioni che la Gradinata Sud trasmette durante la partita sono ancora forti. Sono stato soltanto sei mesi qui, ma ho sempre desiderato tornare da calciatore o allenatore. Per me è motivo di orgoglio allenare un club tanto prestigioso e sedermi sulla panchina di un mito come Boskov nel trentesimo annivesario dello scudetto. Mi auguro di essere all'altezza".
"Mercato? La rosa non sarà svenduta"
L'allenatore blucerchiato ha proseguito, svelando alcuni dettagli della trattativa con Ferrero: "Ho visto il presidente tre volte, ci siamo conosciuti sempre meglio anche nell’ambito familiare. Mi ha stupito in maniera positiva. È sempre stato corretto con me dicendomi che stava contattando altri allenatori, poi si è deciso di comune accordo di iniziare insieme". E sul mercato: "Ferrero è ambizioso. Poi i programmi li decide la società e devono coincidere con i risultati. A prescindere dalla volontà di vendere o no, a oggi ci sono delle problematiche generali. Ho comunque avuto la garanzia che la rosa non sarà svenduta, dipenderà tutto da offerte irrinunciabili. Saremo pronti a sostituire i partenti, ma questo non mi spaventa perché la Sampdoria ha sempre dimostrato di lavorare bene. Damsgaard? E' un giocatore di prospettiva, sa dimostrando il suo valore agli Europei. Mi auguro di averlo a disposizione anche per la prossima stagione, è veramente forte. Per quanto riguarda Quagliarella, è il nostro capitano e penso sarà fondamentale anche l'anno prossimo".
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"Tornato a Parma per affetto. Ranieri? Per me è un esempio"
D'Aversa è tornato anche sull'esperienza di Parma, conclusasi nella stagione passata con la retrocessione in Serie B: "Sono rientrato a gennaio perchè c'era un legame sentimentale. In tre anni e mezzo eravamo riusciti a fare qualcosa che non era mai riuscito a nessuno e volevamo salvaguardare quanto conquistato. Purtroppo non ci siamo riusciti". E infine l'allenatore ha voluto mandare un messaggio all'ex tecnico blucerchiato, Claudio Ranieri: "C'è grande stima verso di lui, da noi giovani è visto come un esempio per come rappresenta le squadre che allena. Paura della sua eredità? Io ho ragionato esclusivamente sull'opportunità che questa dirigenza mi sta dando di allenare un club importante come la Sampdoria".
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Ferrero: "Damsgaard non è in vendita, vogliamo godercelo"
E parlando di calciomercato, è intervenuto anche il presidente Massimo Ferrero, in un'intervista concessa a Tuttosport. Il numero uno blucerchiato si è soffermato soprattutto sulla posizione di Damsgaard, che si sta mettendo in mostra agli Europei con la maglia della Danimarca: "Me lo aspettavo così bravo all'Europeo. Ma non è in vendita. O portano una roba che anche Osti si emoziona o non si vende. Non è più come prima che se arriva uno ci vendiamo il giocatore. Ora vogliamo fare un altro discorso. Un calciatore vogliamo tenercelo, godercelo". E sulla scelta di D'Aversa: "Ci ho messo più tempo perché non potevamo permetterci di sbagliare. Ho guardato come giocava Ranieri e sono andato a vedere come gioca D'Aversa. E poi ho guardato l'uomo. E' andato via un signore elegante che ha dato serenità ai calciatori. Per me D'Aversa è Ranieri vent'anni più giovane. Come stile, educazione, movimenti, per come gioca".