Napoli senza Osimhen, Spalletti pensa al sostituto in attesa del ricorso

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L'obiettivo dei legali del Napoli è quello di ottenere una riduzione della squalifica per avere l'attaccante a disposizione contro la Juventus dopo la sosta. Per il match contro il Genoa, invece, Spalletti studia tre soluzioni per il "nuovo" centravanti

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Avere Victor Osimhen a disposizione contro la Juventus. È l'obiettivo del Napoli che sta ultimando la tesi difensiva in vista del ricorso contro la squalifica inflitta all'attaccante nigeriano. Il giudice sportivo, infatti, ha sanzionato Osimhen con due turni di stop e 5.000 euro di multa dopo l'espulsione rimediata contro il Venezia per aver colpito al volto il centrocampista veneto Daan Heymans sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Un gesto plateale di reazione, ma che il club non valuta come uno schiaffo e dunque non violento. Il Napoli, infatti, spera che la condotta di Osimhen venga riconosciuta come gravemente antisportiva con attenuante per una riduzione della squalifica. C'è anche un precedente simile che riguarda Ciro Immobile. Durante Lazio-Inter dello scorso campionato, l'attaccante biancoceleste venne espulso al 69° minuto per aver colpito Vidal con una manata al volto. In quel caso il giudice sportivo valutò la condotta come "gravemente antisportiva", sanzionando Immobile con una giornata di squalifica e 10.000 euro di multa.

Le soluzioni senza Osimhen

In attesa del ricorso, l'attaccante nigeriano salterà sicuramente la trasferta in casa del Genoa, in programma domenica alle ore 18.30. Spalletti sta studiando le soluzioni per sostituire Osimhen nel suo 4-2-3-1. Serve un "nuovo" centravanti e sul tavolo ci sono tre opzioni: Insigne, schierato da "falso nove" alla Totti; un'altra idea, puntando sempre sulla fantasia, porta a Lozano; mentre una terza ipotesi è un attaccante fisico come Petagna. Alternative che l'allenatore sta studiando verso il match del Ferraris dove, con ogni probabilità, non ci saranno i tre uomini che formano l'asse centrale del suo modulo: Demme, schierato come Pizarro nella prima Roma di Spalletti, Zielinski alla Perotta e Osimhen, terminale offensivo azzurro.

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