Il calciatore blucerchiato pronto a tagliare il traguardo delle 400 presenze in Serie A contro la sua ex squadra: "Sono emozionato e orgoglioso, ma ho ancora tanta voglia. La mia Inter era diversa, questa è ancora la favorita per lo scudetto. Dobbiamo affrontarla con umiltà e rispetto". Samp-Inter, domenica ore 12.30, in diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport 251 e Sky Sport 4K
Una sfida dal sapore decisamente speciale. Antonio Candreva si prepara a scendere in campo per la 400esima volta in Serie A proprio contro la sua ex squadra, quell’Inter che la Sampdoria affronterà al Ferraris domenica alle ore 12.30 (in diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport 251 e Sky Sport 4K). "Sappiamo che avremo davanti una grandissima squadra che va affrontata con umiltà e rispetto. In rosa ha grandissimi giocatori che fanno la differenza. Dovremmo saper soffrire quando ci sarà da soffrire e poi fare la nostra partita", ha ammesso Candreva ai microfoni di Sky Sport 24. "L’Inter è campione d’Italia, una grandissima squadra che si sta riproponendo ad altissimi livelli anche se si sono giocate solo due giornate di Serie A, ma è la formazione favorita per la vittoria del campionato", ha poi proseguito Candreva.
Lo scorso anno contro l'Inter arrivò una vittoria anche grazie a un grande Candreva. C'è questa voglia di dimostrare all'Inter il tuo valore?
"Dimostrareno, perché lì ho trascorso degli anni bellissimi, è stata davvero una bellissima esperienza. Quella non era l’Inter degli ultimi 2-3 anni ma una squadra in costruzione, con cambi di proprietà. All’epoca era un po’ difficile, ma io posso solo parlare bene dei nerazzurri: ha una grande società, grandissimi tifosi, mi sono trovato benissimo".
Sei gol all'Inter in carriera, la squadra a cui ne hai fatti di più. Ti ricordi quando hai segnato con Simone Inzaghi in panchina?
"Con lui ho avuto un bellissimo rapporto, anche se abbiamo lavorato insieme per poco visto che lui subentrò ad aprile, nel finale di una stagione che concludemmo con risultati positivi e lui si guadagnò la riconferma alla Lazio. Poi sappiamo tutti che carriera ha fatto sulla panchina biancoceleste".
È cambiato tatticamente? Come si può battere?
"Da quegli anni lì ha cambiato modo di giocare. Su come si può battere la sua Inter lo vedremo in questa settimana".
Contro l'Inter sarà la tua 400esima partita in Serie A. Un po' di emozione o solo orgoglio?
"Entrambe, visto che si tratta di un traguardo importante. 400 partite sono tante, ma ho l'entusiasmo per farne altre 400!".
Solo un giocatore, tra quelli di movimento in Serie A, ha superato questa quota: Fabio Quaglierella. Ti senti più giovane con in squadra lui e ora anche Caputo?
"Fabio è ancora giovane, lo ha dimostrato e lo dimostra ancora oggi. È una persona e un giocatore fantastico, non sta a me giudicarlo, lo conosciamo tutti. Caputo è appena arrivato ma anche lui è un giovincello".
Quando sei arrivato facevi il "cameriere" con gli assist a Quagliarella. Per Caputo cosa serve?
"Io penso di continuare così, spero di fare gioire i nostri tifosi e far gioire loro aiutandoli a segnare".
Sulle ambizioni della squadra
"Bisogna sempre provare ad alzare l'asticella, l’obiettivo è provare a migliorarsi. Lo scorso anno abbiamo fatto un grandissimo campionato anche se non siamo stati così elogiati come avremmo meritato. Bisogna migliorarsi e seguiremo il mister D’Aversa, grande allenatore e grande persona, per cercare di far bene anche quest'anno".