Napoli-Juve, Spalletti: "Partita che sogni da bambino. Anguissa titolare"
NAPOLIL'allenatore azzurro presenta il big match contro la Juventus in programma nel prossimo turno di campionato: "È una di quelle partite che sogni da bambino e noi ci arriviamo in condizione ottimale. Ma i voli transoceanici creano problemi: è una cosa su cui si dovrebbe ragionare. Se vinciamo andiamo a +8? È un giochino che non faccio. Ma affrontare una Juve in difficoltà è per noi uno svantaggio". Sulla formazione: "Anguissa sarà titolare"
Ripartire al massimo per continuare il percorso a punteggio pieno in campionato. È questo l'obiettivo del Napoli, che dopo le prime due vittorie consecutive in Serie A contro Venezia e Genoa è subito chiamato al big match contro la Juventus. Una super sfida quella valida per la 3^ giornata di campionato in programma domani, sabato 11 settembre, alle 18 al Maradona. Diverse assenze tra i bianconeri, ma questo non deve fare abbassare l'attenzione a Insigne e compagni. Lo ha detto chiaramente Luciano Spalletti, che ha presentato la partita in conferenza stampa. "Chi ha sognato il grande calcio da bambino come me - ha esordito l'allenatore del Napoli -, sognava queste sfide. Anche i calciatori vogliono andare a giocare gare così. Siamo nella situazione ottimale che abbiamo sempre sognato. Allegri ha detto che siamo candidati allo scudetto? Secondo me è un pensiero reale. Quando fai parte della Juve l'obiettivo e il pensiero deve essere quello. Secondo me ha ragione e ha detto la verità".
"Calendari da rivedere, bisogna trovare delle soluzioni. Anguissa è pronto: giocherà"
Inevitabile un pensiero sui giocatori di rientro dalle Nazionali. La Juventus dovrà rinunciare ai sudamericani, il Napoli ritroverà Osimhen, che però potrà svolgere solo la seduta di rifinitura. "Con queste partite delle Nazionali e questi obblighi dei voli transoceanici - ha detto Spalletti - qualche problema per le società viene sempre fuori. Il presidente mi trova d'accordo quando dice che questa cosa va messa a posto. Sarà sicuramente una giornata di campionato condizionata e penalizzante per certe squadre, è un po' come quando vai a teatro e non trovi i migliori attori a fare le scene. Io penso che questo sia l'aspetto decisivo per prendere delle decisioni e trovare delle soluzioni a questo problema. Come è successo alla Juve, ci dobbiamo rendere conto all’ultimo momento di quello che sarà il nostro scenario. Come stanno i nostri giocatori? Benissimo. Quelli che hanno dovuto fare questi voli e queste partite in Nazionale naturalmente hanno nei muscoli e nella testa le fatiche di queste partite perché poi sappiamo quanto ci tengono a dare un contributo alla loro nazione. Se scendiamo nei particolari, Lobotka non sta molto bene, Zielinski bisogna vedere. Ce ne sono anche altri che dobbiamo valutare. Però ci sono altri calciatori che si sono allenati e stanno bene per dare un contributo importante in questa partita". Uno di questi sarà l'ultimo arrivato, Anguissa, pronto per scendere in campo contro i bianconeri: "Frank, perché preferisce essere chiamato così, ha fatto vedere sin dal momento in cui ha salutato i compagni di squadra che è uno di questo livello. È un calciatore che a noi sarà molto utile perché le sue caratteristiche non si trovano in altri componenti della nostra rosa. È quello che cercavamo per andare a completare il centrocampo, Giuntoli è stato bravo a trovarlo e lui ha dimostrato di essere pronto per questa sfida. Domani gioca perché è pronto".
NAPOLI-JUVE
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"Se vinciamo Juve a -8? È un giochino che non faccio. Uno svantaggio affrontarli in questa situazione"
In caso di vittoria, il Napoli dopo appena tre giornate avrebbe già 8 punti di vantaggio su una diretta concorrente per il vertice come la Juventus. Ma Spalletti non vuole sentire questi ragionamenti: "Questo è un giochino che non faccio. Mi mette in svantaggio psicologico, per cui non lo faccio. Per noi è uno svantaggio giocare contro questa Juve, è un po' quello che è accaduto quando si va a giocare con una squadra come il Genoa, che ha fatto una partita completamente differente rispetto a quella che aveva fatto contro l’Inter a Milano. Si dice sempre che le sconfitte creano i prosupposti di crescita, mentre le vittore viziano. Bisogna tenere l’asticella su una via di mezzo che dia stimoli ma che non ci faccia avere presunzione. Mi aspetto una Juve che possa avere la possibilità di scendere in campo in diversi modi e con diverse soluzioni. Loro ci sono abituati e hanno i calciatori corretti per farlo. De Ligt, Bonucci e Chiellini possono giocare benissimo a tre e ormai il calcio moderno ci ha abituato al fatto che le partite cambiano velocemente di scenario. Bisogna essere pronti a cambiare biglietto e destinazione all’ultimo momento, proprio come si fa in vacanza. Noi facciamo gol da 27 gare di fila e la Juve subisce sempre reti da marzo? Parlare di queste cose dà dei vantaggi più alla Juve che a noi. In questo modo si creano degli svantaggi al Napoli. Non dobbiamo aiutare l’avversario, per cui queste domande mi piacciono poco. Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juve sono in larga maggioranza del sud. Ma c’è anche un sud che non tiferà mai Juventus e questo sud sta a Napoli. Per queste persone tifare Napoli è l’unica cosa che conta e noi questo lo dobbiamo sapere.".
NAPOLI
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"Per migliorare dobbiamo pensare da grandi" Poi una frecciata all'Uefa per le restrizioni in Inghilterra
L'allenatore azzurro ha continuato ponendo l'attenzione sull'atteggiamento da avere: "Se vogliamo migliorarci e diventare forti dobbiamo avere lo spessore dei grandi, la testa dei grandi e il modo di ragionare dei grandi. Se vogliamo migliorarci, tutti i giorni dobbiamo fare quelle cose che ci permettano di essere pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo che si può presentare sulla nostra strada. Quando abbiamo parlato dell’importanza della completezza della rosa, era proprio in funzione di questi momenti. Sapevamo che ci saremmo trovati di fronte a questi momenti e dobbiamo essere in grado di sopperire a questi momenti. Dobbiamo fare vedere un bello spettacolo perché poi l'obiettivo è sempre quello e, per fare uno spettacolo come si deve, ci vogliono i giocatori più forti. Ma domani sarà sicuramente una partita gustosa". Spalletti ha poi fatto riferimento alle notizie secondo cui, a causa delle restrizioni anti-Covid in vigore in Inghilterra, il Napoli potrebbe essere costretto a fare a meno di alcuni giocatori - tra i quali Ospina, Osimhen e Rrahmani - nella prima gara della fase a gironi di Europa League in programma giovedì 16 settembre contro il Leicester: "Sulle questioni burocratiche non possiamo farci niente, ma sarebbe meglio che altri le mettessero a posto. Ho fatto un accenno perché commentavamo i disagi ai quali dobbiamo andare incontro, ma si spera che quelli del nostro settore non ne mettano altri. Se mi riferisco alla Uefa? Lo state dicendo voi, siete svegli".
"Mertens e Ghoulam non sono pronti. Il mio lavoro? C'è da migliorare"
In chiusura Spalletti ha escluso la possibilità di vedere in campo Mertens e Ghoulam e parlato di un possibile assetto diverso a centrocampo, prima di commentare il suo impatto con il club azzurro: "Anche se fossero convocabili, Mertens e Ghoulam non sono ancora pronti per giocare una partita. Anche quando si allenano in gruppo dobbiamo sempre dire di fare piano per non rischiare. Un cambio di modulo a centrocampo? Sì, è una cosa che si può fare, che abbiamo allenato. Ma molto dipende da chi sarà a disposizione. Non so quanto manchi di Spalletti a questo Napoli, io ho visto fare delle buone cose per quanto riguarda il mio lavoro e ho visto fare delle cose che vanno assolutamente migliorate. Ma in tutto questo ragionamento c'è sempre di mezzo il centrocampo, che è una zona fondamentale: per ora noi siamo stati nelle condizioni di dover mettere quelli che avevamo a disposizione. Se vediamo le sostituzioni delle ultime due giornate, in quel ruolo è sempre entrato Gaetano che adesso non c'è più. Se potremo organizzarci in altro modo, secondo me riusciremo a fare più cose".