Milan: soluzioni, mentalità e Rebic. Le consapevolezze dei rossoneri e di Pioli

Serie A
©Getty

Senza Ibra e Giroud il Milan sa trovare soluzioni diverse. Il simbolo è Rebic che rende al meglio sia giocando esterno che al centro dell'attacco (e sta andando forte anche nel girone di andata). E Pioli dice: "L'anno scorso sparavamo di poter vincere contro le più forti, ora siamo certi di poterlo fare"

JUVE-MILAN 1-1: GOL E HIGHLIGHTS

Soluzioni, mentalità e… Ante Rebic. Il Milan pareggia in rimonta allo Stadium e si piazza a quota 10 punti in testa alla classifica con l'Inter (Napoli permettendo). Senza Ibra e Giroud, ma anche senza Calabria e Kjaer, perso nel corso del primo tempo. L'1-1 dello Stadium è un altro mattoncino nelle consapevolezze della squadra rossonera, dove è evidente soprattutto la capacità di trovare soluzioni diverse. I due attaccanti principali non erano nemmeno convocati per Torino. Ancora una volta lì ha giocato Rebic, risultato: due assist con la Lazio, un gol e un mezzo assist contro il Liverpool e l'incornata contro la Juve.

Rebic, dove lo metti…

Proprio l'attaccante croato è simbolo della capacità del Milan di Pioli di adattarsi. Venticinque gol col Milan, che ora è la squadra con cui ha segnato di più in carriera al pari dell'Eintracht (ma con 32 partite in meno). Quattro i centri contro la Juve (primo giocatore rossonero ad andare in rete per tre presenze di fila contro la Juventus nell'era dei tre punti a vittoria), solo al Torino ne ha fatti di più. Gol e prestazioni anche a inizio anno, lui che ha segnato ben ventuno delle ventitré reti in A nel ritorno. Ma soprattutto 15 giocando da esterno e - agendo lì meno spesso - 9 da punta (più uno in posizione di seconda punta). Insomma, dove lo metti…

I numeri di Rebic

Il mantra di Pioli

E poi c'è la questione mentalità, punto su cui Pioli ha lavorato moltissimo e benissimo dal suo arrivo al Milan. La figura di Ibra è stata centrale nel costruire un nuovo mantra, ben riassunto nelle parole dell'allenatore a fine match con la Juve: "Lo scorso anno dovevamo sperare in un miracolo per vincere queste partite, adesso dobbiamo essere consapevoli di poterlo fare sempre. Abbiamo provato a vincerla fino alla fine".

I NUMERI

Crisi Juve, da 60 anni mai così male in avvio