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Koulibaly, insulti durante Fiorentina-Napoli: "Mi hanno chiamato scimmia"

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©IPA/Fotogramma

Un altro inaccettabile episodio di razzismo inquina la Serie A, a due settimane dagli insulti ricevuti da Maignan allo Stadium. Kalidou Koulibaly, attaccato al Franchi di Firenze a margine di Fiorentina-Napoli, denuncia su Twitter: "Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre". La Fiorentina mette le immagini dello stadio a disposizione della Questura. Intanto la Procura Figc ha già aperto un'indagine

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"Scimmia di m... Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre". Lo sfogo del difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, è stato pubblicato su Instagram e su Twitter, per denunciare gli episodi di razzismo avvenuti ieri al Franchi a margine del match con la Fiorentina, nei confronti non solo di Koulibaly ma anche di Frank Anguissa e Victor Osimhen. La Procura della Federcalcio, acquisiti i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore, ha aperto un'indagine. Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori atti istruttori, acquisendo gli atti pertinenti dalla questura di Firenze.

Il comunicato della Fiorentina

"La Fiorentina esprime la più ferma e dura condanna per gli episodi di razzismo avvenuti ieri nel corso della partita contro il Napoli - si legge nella nota pubblicata dal club vuola -. Il Direttore Generale Barone, già nel post gara, ha tenuto a scusarsi personalmente a nome della società con il club ospite e con i calciatori vittime di cori vergognosi e intollerabili. Il club ha già messo a disposizione della questura tutte le immagini video e tutti gli strumenti in proprio possesso perché vengano individuati i colpevoli di questi inqualificabili cori. Una volta identificati dalle Istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto, sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l’accesso allo stadio, auspicandosi medesimo impegno da parte di tutte le società, così come l’applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti. Siamo rimasti sorpresi, infatti, che in situazioni come Atalanta-Fiorentina non ci sia stata la medesima tempestività e attenzione su quanto di altrettanto vergognoso stava accadendo nei confronti di un giocatore viola. Il Presidente Commisso e tutta Fiorentina lottano e si impegnano da tempo sul fronte della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione e non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo e discussione non solo la serietà della società gigliata, ma anche di tutta Firenze, una città che nella multiculturalità e nell’integrazione ha alcune delle sue basi più solide".

Aic: "Fuori per sempre i razzisti dai nostri stadi"

"Gli insulti razzisti rivolti ad alcuni calciatori in occasione della partita Juve-Milan le

scorse settimane e ieri al termine di Fiorentina-Napoli sono comportamenti da ritenersi gravi e inaccettabili. Questi soggetti non sono tifosi, non sono veri appassionati di calcio e  vanno individuati ed espulsi per sempre dai nostri stadi". Lo

dice all'ANSA Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, invitando tutti a "non sottovalutare" il razzismo e sollecitando l'intervento delle istituzioni sportive e politiche. "Insieme a tutti i calciatori e le calciatrici associati siamo pronti a fare la nostra parte per dire basta al razzismo". 

 

Il precedente di Maignan allo Stadium

In occasione di Juventus-Milan, lo scorso 19 settembre, il portiere del Milan Mike Maignan era stato preso di mira durante il riscaldamento pre-gara all'Allianz Stadium: il responsabile degli insulti razzisti, individuato utilizzando le registrazioni delle videocamere dell’impianto, è stato identificato dalla Digos di Torino e denunciato per istigazione all'odio razziale. Si tratta di un sindacalista di Rovigo iscritto allo Juventus Club "Gaetano Scirea" di Castagnaro (che ha annunciato l'espulsione del tesserato), il quale non potrà mai più entrare all'Allianz Stadium. Maignan aveva commentato l'episodio con un'analisi lucida: "Non sono né il primo né l'ultimo giocatore a cui questo succederà. Finché questi eventi vengono trattati come 'incidenti isolati' e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora".

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