Roma-Milan, Rocchi boccia Maresca: stop in vista per l'arbitro

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Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Il designatore è largamente insoddisfatto dell'arbitraggio di Maresca durante la sfida dell'Olimpico. Secondo Rocchi il rigore che ha portato al doppio vantaggio del Milan era da togliere, dopo la legittima chiamata dalla sala Var da parte di Mazzoleni. Non è piaciuto nemmeno l'atteggiamento né la gestione dei cartellini

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Dopo le polemiche degli ultimi due turni Gianluca Rocchi, che ormai ha abbondantemente capito quanto possa essere complicato fare il designatore arbitrale, sperava/pensava di aver portato a casa un weekend tranquillo. Invece nella coda di Halloween è diventato da paura, con Mourinho e i romanisti tutt'altro che stregati da Maresca.

 

Il capo degli arbitri non parla, almeno per ora, ma il suo pensiero filtra e la prestazione dell'arbitro è stata giudicata largamente insoddisfacente. Per l'atteggiamento e per la gestione dei cartellini, ma soprattutto per un rigore che non andava concesso. Il contrasto di Ibanez su Ibra era ampiamente nei limiti del lecito: il difensore affronta di spalla e lateralmente l'avversario e poi sposta nettamente il pallone. Chiaro errore? Per Rocchi a quanto pare sì, perché anche la chiamata dalla sala Var di Lissone da parte di Mazzoleni è stata giudicata legittima.

 

Non invece la conferma della decisione da parte di Maresca. Meno grave il contatto finale tra Pellegrini e Kjaer, che viene anticipato dall'avversario e lo tocca ma quasi contemporaneamente prende anche il pallone (rigore che si poteva dare o no, ma non episodio da Var). Questa insomma l'analisi che trapela, e le prossime designazioni di Maresca dovrebero confermarla.

 

Un periodo tutt'altro che tranquillo insomma per la categoria, con un paradosso molto visibile nelle ultime giornate: a steccare sono soprattutto gli arbitri più esperti, mentre i giovani, sempre più impiegati da Rocchi, danno risposte convincenti (vedi Marinelli in Verona-Juve e Sacchi in Inter-Udinese). Ma la crescita non può essere accelerata più di tanto e per gli arbitri, come per le squadre, il campionato non aspetta.