Sono trascorsi poco più di 8 mesi dall’ultimo derby, quello con cui l’Inter allungava in classifica sui rivali rossoneri mettendo il sigillo su una lunga rimonta e lanciandosi verso lo scudetto. Tante cose sono cambiate da quel 21 febbraio: a cominciare dalle posizioni in classifica, oggi invertite
LA CLASSIFICA
“Un derby fa” era l’Inter a presentarsi avanti in classifica, e dunque da favorita. In testa a +1 sui rossoneri, sorpassati proprio la settimana prima (grazie al successo sulla Lazio e al contemporaneo ko del Milan contro lo Spezia), vinse 3-0 e allungò a +4.
Oggi la situazione si è capovolta. Il Milan (in testa) ha addirittura 7 punti di vantaggio sull’Inter. E una vittoria dei rossoneri costituirebbe un allungo quasi decisivo
L’UMORE
Se “un derby fa” l’Inter arrivava forte del successo contro la Lazio (di Simone Inzaghi) e festeggiava il sorpasso in classifica a coronare una lunga rimonta (col Milan intristito dalla sconfitta con lo Spezia), oggi sono i rossoneri a poter vantare una fresca vittoria contro una rivale diretta (la Roma), che fa sicuramente morale (nonostante la più recente delusione in Europa, con l'1-1 contro il Porto). In campionato la striscia dei rossoneri è veramente impressionante: 7 successi di fila, ancora imbattuti
IL FATTORE "CONTE"
“Un derby fa” era la situazione in cui uno come Antonio Conte si carica al massimo: l’allungo in classifica era ad un passo, facile immaginare come abbia preparato la partita, con un unico imperativo, vincere. Quanti avrebbero immaginato che sarebbe stato uno dei grandi assenti di questo derby, dopo uno scudetto vinto?
I LEADER IN CAMPO
Romelu Lukaku. Era lui il trascinatore di una squadra e di un popolo, eroe nerazzurro orgogliosamente sventolato in contrapposizione a Ibrahimovic. Perché se Zlatan non ha mai avuto l’ambizione di diventare una bandiera, qualche interista su Lukaku iniziava a fare progetti più a lungo termine…
I PIU' PRESENTI
Per Ibra sarà il 12° derby, così come per Romagnoli. Ma il recordman di presenze rimane Handanovic, che giocherà il suo 18° derby di Milano in carriera
IL DUELLO IN FASCIA
Tra i tanti duelli nel duello che quel derby propose ci fu anche quello a tutta velocità tra gli ex madridisti (e chissà che rimpianti, alla Casa Blanca) Hakimi e Theo Hernandez, terzini molto più che terzini. Veri e propri “schemi” per le rispettive squadre, che stavolta non potranno contare su di loro. Hakimi vedrà il derby da Parigi, Theo – squalificato – dalla tribuna
CALHANOGLU DA "EX"
È solo l’ultimo degli ex, la lista di quelli che hanno fatto il salto del Naviglio cambiando casacca è lunga. Discontinuo nei suoi 4 anni al Milan, ha avuto un avvio strabiliante in maglia nerazzurra, per poi adagiarsi e tornare a illuminare solo a intermittenza
ERIKSEN ERA UN PUNTO FERMO
L’acquisto di Calhanoglu è stato una diretta conseguenza del caso Eriksen: “un derby fa” il danese era un punto fermo per Conte, che inizialmente non riusciva a trovargli una collocazione. Solo un mese prima, a gennaio, la sua cessione pareva scontata. Poi arrivò un derby (di Coppa Italia) a cambiare tutto: Eriksen lo decide e inizia a ritagliarsi il suo spazio. Finché il malore durante Danimarca-Finlandia non cambia il destino
DONNARUMMA APRIVA AL MILAN
La questione "rinnovo Donnarumma" si è trascinata a lungo, in casa Milan. Proprio pochi giorni prima del derby l'ex portiere rossonero apriva a una sua permanenza: la trattativa era in corso e il club provava a dare l'accelerata decisiva.
"Un derby dopo" non solo mancherà lui, ma anche il suo erede, Maignan, infortunato
TONALI E BRAHIM DIAZ NUOVI UOMINI CHIAVE
Come possono cambiare le gerarchie nell'arco di pochi mesi. Se fino alla passata stagione Tonali rappresentava un punto interrogativo, oggi costituisce un punto di partenza per il Milan del futuro. Come lui, è diventato una pedina fondamentale Brahim Diaz (semplice riserva fino a qualche mese fa)
IL RILANCIO DI VIDAL E SANCHEZ
Li vedeva poco, Antonio Conte. Oggi Vidal e Sanchez non possono ancora dirsi titolari, ma il loro peso all'interno della squada è sicuramente cresciuto parecchio. Preziosissime "armi" da usare a gara in corso e non solo alternative per far rifiatare i titolari
IL RITORNO DEI TIFOSI
Fu un derby senza tifosi, un derby fa, con assembramenti fuori da San Siro che fecero discutere parecchio. Con il protocollo Covid che impediva l'ingresso, le Curve si ritrovarono ugualmente per far sentire il loro sostegno dall'esterno, vista la posta in palio. Otto mesi dopo, iniziamo a riassaporare la normalità