Lazio-Udinese, Sarri: "A Napoli ho capito che avremmo perso già dal riscaldamento"

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L'allenatore biancoceleste: "Con l'Udinese di Gotti sarà dura, a Napoli ho capito che avremmo perso già dal riscaldamento. Le difficoltà della squadra non sono tattiche, a volte stacchiamo completamente a livello mentale. Dopo le nazionali e l'Europa League raccolti pochissimi punti". Lazio-Udinese, giovedì ore 20.45, in diretta su Sky Sport Calcio e Sky Sport 251

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Domani ritrova Gotti, suo ex collaboratore, che partita sarà quella contro l’Udinese?

"Gotti lo ascoltavo tanto quando ero al Chelsea: è un ragazzo con un'intelligenza fuori dal comune. Sta svolgendo un buon percorso e l'Udinese sta concedendo poco ai suoi avversari, domani ci attende una partita difficile"

 

Come si spiega i risultati altalenanti della Lazio?

"Le nostre difficoltà sono evidenti. Nelle partite che sono arrivate dopo l'Europa League e dopo gli impegni delle Nazionali abbiamo registrato una media punti molto bassa. Abbiamo fatto 3 partite dopo le Nazionali e raccolto 3 punti, 5 dopo l’Europa League conquistando  4 punti. Nelle altre 6 partite invece abbiamo totalizzato 14 punti. Bisogna capire quali siamo, capire la verità. Abbiamo fatto ottime partite e altre totalmente scarichi dal punto di vista di energie nervose. Stiamo cercando di capire i motivi delle nostre problematiche, ma dobbiamo avere chiaro in mente dove vogliamo arrivare. Quando il Liverpool prese Klopp il primo anno arrivò 12° e il secondo 8°. Non penso poi di essere come lui, è molto meglio di me. Serve una visione più ampia di quella a cui siamo abituati"

 

Questo quindi sarà un anno di transizione?

"Non abbiamo un problema tattico, ma è più un problema di testa. A volta la squadra è scarica, stacca mentalmente, è un problema inconscio. Quando una squadra è passiva perde a prescindere dal modulo e dalla tattica: serve preservare la giusta mentalità con continuità, saper gestire le energie nervose. Domenica si capiva già dal riscaldamento che avremmo perso e questa cosa mi dà frustrazione"

 

Porterà qualche accorgimento alla squadra?

"Nelle ultime quattro gare casalinghe abbiamo subito tre gol, tutti su rigore. La stabilità siamo riusciti a trovarla in alcune circostanze"

Come si può ottenere il meglio da Felipe Anderson?

"Felipe Anderson ha delle qualità straordinarie su ogni punto di vista. È un ragazzo sensibile: è dura tener fuori il brasiliano, perché potenzialmente è un fenomeno. Ha un carattere delicatissimo, ha una sensibilità diversa dagli altri. Per questo alcune volte diventa fragile. È difficile farlo riattivare ed è difficile fare scelte su di lui: se lo togli rischi di perderlo, se lo metti dentro rischi di pagare il suo momento"

 

Cosa c’è da aspettarsi dal mercato di gennaio?

"Io non ho mai fatto nomi, ma alla società ho solo fatto presente alcune necessità. Servirebbe una programmazione a lungo termine, iniziando a pensare alle prossime sessioni di mercato e non solo cogliere le occasioni. Così facendo si può costruire una buona squadra"

 

Voi allenatori siete quasi tutti uniti nel condannare un calendario così ricco di impegni

"Quando si gioca molto, si gioca male. Sono un allenatore a cui piace preparare le partite focalizzandosi sul lavoro settimanale, ora noi allenatori siamo diventati quasi dei registi televisivi, alleniamo solo attraverso i video. Questa professione l'ho svolta anche senza guadagno e sul campo mi divertivo lo stesso. Il calendario è da rimodulare"

 

In porta farà delle valutazioni su Reina? Potrebbe giocare Strakosha?

"Finora si sono alternati tra campionato e coppe. Le valutazioni vengono svolte di continuo, ma entrambi stanno giocando"

 

Marusic è rientrato bene?

"Per ora ha svolto più visite che allenamenti. Da oggi inizierà delle doppie sedute per un po' di giorni"

 

Oltre a Immobile, arrivano pochi gol dagli altri attaccanti. Come mai?

"In alcune partite ci viene a mancare il movimento senza palla e così si diventa più prevedibili. Bisognerebbe gestire meglio alcune soluzioni, ma l'attacco non è il nostro problema più grande"

 

Che elementi terrà in considerazione nel momento in cui dovrà scegliere la formazione dopo la brutta gara contro il Napoli?

"La gara con il Napoli non è stata giocata, ed è stata la terza interpretata in questo modo nel corso della stagione. Dopo una partita del genere viene da chiedersi se cambiarne un bel po’ o dare fiducia a tutti. Ancora non ho deciso, ma sono propenso per far giocare nuovamente quasi tutti, altrimenti sarebbe come gettare la croce addosso a qualcuno, quando invece dobbiamo farci tutti delle domande. Luiz Felipe squalificato? Patric è l'unico difensore destro che abbiamo a disposizione, la prima scelta è lui, poi valuterò dopo l'allenamento".

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