Mourinho dopo Roma-Spezia: "Mi piace il risultato, non come abbiamo giocato"

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L'allenatore giallorosso non è pienamente soddisfatto della prestazione dei suoi: "Era una partita facile da controllare e invece non ho mai avuto la sensazione che fosse chiusa. Non mi è piaciuto il modo di gestire la gara". E sul momento della squadra: "Senza infortuni e cartellini siamo una buona squadra, ma quando la rosa non è ricca si accumula stanchezza e si perde potenziale"

ROMA-SPEZIA 2-0, GOL E HIGHLIGHTS

La Roma vince 2-0 contro lo Spezia e ritrova i tre punti in campionato dopo due sconfitte consecutive. Non è però pienamente soddisfatto Josè Mourinho, intervenuto al termine della gara ai microfoni di Sky Sport: "Mi sono piaciuti i due gol su corner, perchè ieri sono stato ad allenarli per 20-25 minuti. Mi piace il risultato, non mi piace il modo in cui abbiamo giocato. Una partita che non era difficile da chiudere, è diventata sotto controllo presto e abbiamo perso tanti palloni facili. Non abbiamo mai avuto buona circolazione della palla, non era difficile giocare contro lo Spezia in quel momento perchè sull'1-0 loro cercavano di essere più pericolosi. Nel secondo tempo abbiamo migliorato, però dopo il 2-0 mi è piaciuto lo sforzo di qualche giocatore che è rimasto in campo anche se era in difficoltà, non mi è piaciuto il modo in cui abbiamo controllato la partita. Anche sul 2-0 non ho mai avuto la sensazione che la partita fosse chiusa, abbiamo lasciato l'avversario entrare nella partita e giocarsela fino alla fine"

"Senza infortuni e cartellini siamo una bella squadra"

L'allenatore portoghese ha proseguito, parlando del livello della propria squadra e dei tanti infortuni che la stanno colpendo in questo momento: "In una stagione senza infortuni, senza cartellini e senza accumulo di stanchezza direi che noi abbiamo il potenziale per avere una bella squadra. Quando siamo al completo possiamo crescere, competere, non giocare per il titolo, ma per qualcosa di più importante di quello che c'è attualmente. Una stagione però ha infortuni, cartellini, soprattutto con la Roma che sembra una squadra di assassini. Quando la rosa non è ricca si accumula stanchezza e i giocatori perdono potenziale. Abbiamo bisogno di tempo nelle prossime finestre di mercato, che non sarà gennaio dove faremo piccole cose. Oggi sono critico perchè voglio sempre di più, voglio stare in panchina tranquillo e non con il cuore in mano fino al novantesimo. Però le assenze di Mancini, Pellegrini, Zaniolo e El Shaarawy sono troppe per una rosa come la nostra. Devo pensare anche ai tre punti".

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"Da valutare le condizioni di Smalling, Ibanez e Zaniolo"

Mourinho ha infine parlato delle condizioni di Smalling e Ibanez, entrambi usciti acciaccati dalla sfida con lo Spezia: "Vediamo. Ibanez è rimasto in campo per 90 minuti, Smalling è uscito prima. Ovviamente sono due giocatori di carattere e personalità completamente diverse, però se Smalling è uscito sicuramente ha sentito qualcosa. Ibanez gioca sempre, magari si tratta più di un affaticamento che di un infortunio. Atalanta è una squadra top, ha una rosa importante. Può cambiare 4-5 giocatori anche durante la partita e sarà molto difficile per noi. Zaniolo non lo so, ha avuto un affaticamento muscolare, però vediamo. Sarà dura contro l'Atalanta, ma come sarà dura con la Sampdoria".

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"Forza Thiago Motta, ma non sono il maestro di nessuno"

Infine, un messaggio per Thiago Motta, che Mourinho ha allenato ai tempi del Triplete con l'Inter: "Non mi sento il maestro di nessuno, neanche dei ragazzi che 10-15 anni fa sono stati miei giocatori. Con persone come Thiago Motta, Stankovic, Shevchenko, il difficile sarà che non possono paragonare i giocatori che allenano a loro stessi. Diventare allenatori con il loro percorso da giocatori, iniziando non dal livello più alto, è duro però sarà un'esperienza incredibile per loro".

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