Rocchi: "Soggettività da accettare. In Inter-Juve colloquio arbitro-Var perfetto"

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Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Nell'International Broadcast Centre della Lega a Lissone, il responsabile degli arbitri Gianluca Rocchi ha incontrato i giornalisti per un confronto su arbitri e Var, tracciando anche un bilancio sulle prime 17 giornate di campionato. Ne sono emersi dati e spiegazioni molto interessanti, come l'ascolto live delle comunicazioni arbitro-Var durante Verona-Empoli di Coppa Italia

Sale in cattedra il professor Rocchi. Nell'IBC di Lissone, sempre più casa di Var e arbitri, il designatore di A e B fa il punto dopo 17 giornate con statistiche, video e anche facendo ascoltare alcune registrazioni dei dialoghi tra arbitri e Var. Tra queste il famigerato rigore di Inter-Juve (Dumfries-Alex Sandro): revisione corretta da parte del Var Guida, tanto più che Mariani non aveva visto la dinamica dell'episodio (e nell'audio lo ammette chiaramente facilitando anche il compito del collega). Fallo chiaro nella valutazione degli arbitri e del designatore e - aggiunge Rocchi - diverso da quello di Roma-Milan, definito un contattino di intensità quasi irrilevante. Giudizi soggettivi certo, ma - insiste più volte l'ex arbitro internazionale - un certo margine di interpretazione non soltanto in campo ma anche al video deve essere accettato, altrimenti ci saranno sempre polemiche più o meno strumentali.

Media dei rigori concessi in linea con le Coppe europee

A proposito di rigori, stando ai numeri la media dei penalty concessi è in linea con le Coppe europee, ma Rocchi sottolinea come certi picchi siano stati determinati dalla fallosità dei difensori più che da errate valutazioni degli arbitri: "non voglio rigori troppo 'leggeri' - ha chiarito - ma gli arbitri non devono vivere con l'ansia di darne meno, vanno dati quelli giusti". Gli errori ci sono stati, naturalmente, nonostante il Var: 10 acclarati finora. Rocchi li mostra (uno su tutti, il rigore concesso in Milan-Verona, in realtà un fallo di Kalinic su Romagnoli) e li spiega, battendo soprattutto sul tema della qualità di chi sta in campo: un arbitraggio lineare e preciso aiuta il Var a individuare un errore chiaro. Vengono anche smentiti alcuni luoghi comuni, come quello dell'arbitro "in controllo" che precluderebbe ogni possibilità di revisione ("se c'è un errore chiaro non ha alcuna importanza che l'arbitro fosse vicino, se ha visto male va corretto"). La "chicca" arriva nel pomeriggio, con la visione e soprattutto l'ascolto live delle comunicazioni arbitro/Var, Dionisi e Irrati, durante Verona-Empoli di Coppa Italia. Per ora solo didattica e riservata ai giornalisti, un domani chissà. In ogni caso un passo importante nel segno della trasparenza e della comunicazione.

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