Milan, Kjaer: "Infortunio un'opportunità, tornerò più forte di prima"

Serie A

Il difensore danese si racconta al The Guardian: "Avrei preferito non infortunarmi, ma vivo quanto mi è successo come un'opportunità per poter lavorare su me stesso e tornare più forte di prima". Sul malore di Eriksen: "Ho avuto una reazione impulsiva, lui è un amico non un collega"

Il Guardian lo ha nominato giocatore dell’anno per il 2021 e non solo per le prestazioni in campo, ma anche per aver contribuito a salvare la vita al suo compagno di nazionale Eriksen, vittima di un malore in campo con la Danimarca durante l’Europeo. Simon Kjaer ha vissuto un 2021 che difficilmente dimenticherà, che però si è concluso nel peggior modo possibile: la rottura del legamento del ginocchio nel match contro il Genoa, l’intervento chirurgico e lo stagione conclusa in anticipo. “Questo infortunio preferisco vederlo come un'opportunità positiva e rara. Ho pensato spesso a come sarebbe stato prendermi due o tre mesi di stacco dalle partite, così da porte lavorare e migliorare ancora il mio corpo. Normalmente però questo non è mai possibile in una carriera. Preferirei non essermi fatto male, ma devo accettare l’infortunio, lavorare per superarlo e tornare ancora più forte di prima”, ha ammesso il difensore del Milan in un’intervista rilasciata al The Guardian.

"Eriksen? Reazione istintiva, lui è un amico non un collega"

Kjaer torna poi a parlare dei terribili minuti legati al malore in campo di Eriksen e al suo intervento per aiutare il compagno di squadra: "La mia reazione è stata impulsiva, così come quella di tutti gli altri. Quello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto come una squadra. Eriksen era un nostro amico: non un collega, ma un amico. Questo ha reso tutto molto più intenso. L’unico nostro obiettivo era la salute di Christian”. Un legame tra i due che adesso è ancora più forte: “Parlo molto con Christian. Se lui e la sua famiglia stanno bene, allora sto bene anche io". Il difensore del Milan torna a parlare dell’Europeo con la Danimarca: “Il legame che si è creato tra noi all’interno del gruppo ci ha dato la forza di tornare in campo e divertirci: del risultato a un certo punto non ci importava nulla. Sono ancora arrabbiato per aver perso in semifinale, ma dopo quanto successo a Eriksen il calcio ha assunto un valore secondario”, le parole di Kjaer. “Certe esperienze le porti con te per sempre, questo mi permette di essere più rilassato e giocare meglio di prima. Amo giocare a calcio, mi è sempre piaciuto, ma non ho più 10 anni di carriera davanti quindi devo apprezzare il tempo che mi resta", ha concluso il difensore del Milan.

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