Napoli: Rrahmani, Zielinski e Lobotka in campo nonostante il divieto dell'Asl. Perché?

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Ai tre giocatori era stata disposta la quarantena dall'Asl 2 di Napoli, ma sono scesi in campo contro la Juventus all'Allianz Stadium. Il Napoli fa riferimento al protocollo istituito dalla Federcalcio nel giugno 2020 e alla "Quarantena soft", che permette lo spostamento casa-lavoro anche ai non vaccinati (ma con tampone negativo)

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Il Napoli, nel match contro la Juventus dell'Allianz Stadium, ha schierato in campo dal primo minuto anche Piotr Zielinski, Stanislav Lobotka e Amir Rrahmani. Se in un contesto normale questa informazione non avrebbe nessuna ambiguità, dopo le decisioni delle Asl 2 di Napoli, invece, è necessario specificare con precisione i motivi della scelta e il perché essa comporti un'attenzione particolare. Ricostruiamo quanto successo: la Asl 2 di Napoli nelle scorse ore aveva messo in quarantena i tre giocatori in quanto casi contatto con positivi al Covid (i compagni di squadra) e perché sprovvisti della terza dose "booster" di vaccino (e con la seconda dose avvenuta da più di 120 giorni). Nonostante questo però, i tre giocatori sono scesi in campo titolari. Perché? Il Napoli da una parte si uniforma al protocollo istituito dalla federcalcio nel giugno 2020, che permette anche ai non vaccinati di potersi spostare dalla propria abitazione al lavoro, a patto di presentare un tampone negativo effettuato entro le 48 ore antecedenti l'esercizio lavorativo (questo è il caso di Rrahmani, Zielinski e Lobotka che, sia prima di partire per Torino che questa mattina, non sono risultati positivi al Covid-19 dopo il giro di tamponi. Dall'altra, pensa di essere sicuro di aver fatto la scelta corretta in quanto non essendo ancora passati cinque mesi dalla somministrazione della seconda dose per i tre giocatori, per loro risulta dunque impossibile fare la terza (la somministrazione della terza dose dopo quattro mesi si può fare solo dal 10 gennaio). 

Un quarto giocatore in campo a Torino senza la terza dose

Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, inoltre, è risultato che oltre a Lobotka, Zielinski e Rrahmani, un quarto giocatore del Napoli sia sceso in campo giovedì sera all'Allianz Stadium nonostante non avesse la terza dose booster. Nel suo caso, però, non era stata disposta la quarantena. Il motivo è da riscontrare nella non uniformità di giudizio delle varie Asl: a decidere per il quarto giocatore (il cui nome non è filtrato) ha deciso la Asl Napoli Centro 1 (che gestisce i residenti della città di Napoli), contrariamente ai tre giocatori sopracitati per cui era stata la Asl 2 (che gestisce tutti gli abitanti della provincia di Napoli, e non di quelli residenti all'interno della città) a decidere di bloccarne la partenza. 

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Cosa rischia il Napoli e i tre giocatori

Il Napoli, comunque, ritenendo necessario, opportuno e lecito schierare i tre giocatori, non ha comunque rispettato le indicazioni di un'autorità locale come la Asl. Per questo, il club può rischiare una sanzione amministrativa. Va ricordato, comunque, che in questo momento FIGC e Governo stanno parlando proprio sulla questione Asl (mercoledì ci sarà l'incontro), per cercare di trovare un'uniformità di giudizio rispetto ai tanti casi presenti nei club di Serie A. Dal punto di vista sportivo invece si contrappongono il rispetto del protocollo con la violazione di una disposizione della ASL: non ci sono precedenti simili quindi è difficile prevedere cosa possa succedere.

 

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