
Nuovo protocollo Covid per la Serie A, la Lega calcio: "Con 13 non positivi si gioca"
Il Consiglio di Lega di Serie A ha reso noto il nuovo regolamento per la gestione dei casi di positività al Covid e rinvio gare del campionato: con un minimo di 13 giocatori negativi (tra cui almeno un portiere) le gare si devono giocare, altrimenti sarà 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica. Mercoledì incontro governo, regioni e Lega per delle linee guida univoche anche per le Asl. Il ministro degli Affari Regionali: "Uniformare le regole e garantire il campionato"
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Per cercare di evitare rinvii, penalizzazioni, ricorsi e complicazioni la Lega Calcio ha disposto alcune semplici regole, che non sono una novità assoluta nella gestione dell’emergenza Covid

Le partite si giocheranno a patto che le squadre abbiano un minimo di 13 giocatori negativi, tra cui almeno un portiere. Attenzione, non si parla di giocatori genericamente disponibili, ma di professionisti non positivi al Covid, compresi quindi gli infortunati e gli squalificati, anche della Primavera, purché nati entro il 31 dicembre 2003

In tutti gli altri casi chi non gioca subirà lo 0-3 a tavolino. E in più il punto di penalizzazione. Al netto poi della questione Asl: perché se anche i negativi verranno comunque bloccati dall’autorità sanitaria si tornerà necessariamente al punto di partenza, con l’eventuale riconoscimento della causa di forza maggiore e la necessità di recuperare la partita.

Proprio per questo forte è stato il richiamo al rispetto del protocollo e del Decreto Legge emanato dal Governo a fine anno.

In più, dal Consiglio arriva un’altra indicazione importante. La Lega ricorrerà al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non tengano conto delle nuove disposizioni sulle quarantene, in particolare sui 5 giorni di autosorveglianza per chi ha la terza dose

Questo è un altro punto cruciale: anche per chi ha il booster infatti ad esempio rimane la possibilità di praticare uno sport di contatto, e di farlo senza mascherina

Possibilità appena esclusa dalle Asl di Bologna, Udine, Salerno e Torino, che hanno bloccato anche i vaccinati con tre dosi delle rispettive squadre. Per questo sarebbe fondamentale un’indicazione chiara da un’autorità superiore

Indicazione che potrebbe arrivare già mercoledì prossimo quando si terrà un incontro Governo, Regioni e Lega per cercare di stabilire una regolamentazione uniforme e con criteri precisi che consenta di rispettare le regole ma anche di far giocare il più possibile. Il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini: "Un appuntamento per uniformare le regole e garantire il campionato"
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