Inter, Marotta: "Serie A a rischio default, il Governo non può ignorarci"

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L'ad nerazzurro a Il Sole 24 Ore: "Il calcio è un sistema sull'orlo del baratro, che non ha ricevuto nulla in questi due anni di pandemia. Non capisco perché si faccia ancora fatica a riconoscerlo come un comparto industriale come gli altri. Senza sponsorizzazioni da betting sono scomparsi oltre 100 milioni, ma in Europa giochiamo contro squadre che le utilizzano. Bisogna creare un modello più sostenibile riducendo i costi, ma trovare anche i modi per aumentare i ricavi"

Tra campo e mercato, è un mese di gennaio intenso quello dell'Inter e di tanti club di Serie A. Si studiano le strategie per il futuro, considerando anche la forte emergenza economica che sta colpendo il settore calcio dopo l'inizio della pandemia. Ne ha parlato l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta a Il Sole 24: "È un sistema sull’orlo del baratro, che aveva certamente squilibri già prima del Covid, ma che non ha ricevuto praticamente nulla in questi due anni di pandemia. I margini di resistenza si sono assottigliati al minimo.  Il nostro mondo fa fatica a farsi riconoscere per quello che è: si pensa che il calcio sia ancora il mondo dei presidenti 'ricchi e scemi', che buttano via soldi per diletto. Non si può invece ignorare che il calcio sia un comparto industriale come gli altri. Aveva un giro d'affari pre-pandemia di quasi 4 miliardi, che ne porta all'Erario 1,2".

Le proposte di Marotta

Una delle proposte è quella di ripristinare le sponsorizzazioni da betting, vietate dal 2019: "Si sono volatilizzati oltre 100 milioni di contratti, mentre in ambito Uefa giochiamo contro squadre sponsorizzate da società di quel settore che produce un giro da oltre 10 miliardi all'anno. Perché non riconoscere almeno una sorta di copyright su questo volume d'affari?". Dall'altra parte, c'è bisogno di un contenimento dei costi: "Non c'è dubbio che si debba creare un modello più sostenibile – prosegue Marotta – riducendo gli ingaggi. I calciatori non possono più nascondersi dietro contratti firmati prima del Covid. Ma attenzione ai tagli eccessivi, non possiamo permetterci di perdere competitività rispetto agli altri campionato. Ormai è un circolo vizioso, semmai dobbiamo far crescere i ricavi. Servono interventi sugli stadi, serve ripensare a un progetto di media company in partnership con i fondi e nuovi format di competizioni".

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"Stadi sicuri con mascherine e super green pass"

Marotta parla infine anche della decisione di ridurre la capienza degli stadi a un massimo di 5000 spettatori: "Premesso che la salute dei tifosi ci sta a cuore più di ogni altra cosa - sottolinea l'ad dell'Inter - è indubbio che con mascherina ffp2, super green pass e la capienza ridotta al 50% gli impianti all’aperto siano spazi sicuri. Aver dovuto ridurre gli ingressi a 5mila spettatori è stata un’ulteriore dimostrazione di serietà e un ulteriore sacrificio per noi. Per questo negli ultimi provvedimenti del Governo come la legge la Bilancio e il decreto Ristori ci saremmo aspettati più considerazione".

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