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Plusvalenze, la Procura Federale comunica la conclusione delle indagini: coinvolti 11 club

PROCURA FIGC

La Procura Federale ha notificato a 11 club una comunicazione di conclusione delle indagini in merito al caso delle plusvalenze relative agli esercizi che vanno dal 2018/19 al 2020/21. Lo ha reso noto la Juventus, una delle società coinvolte, attraverso una nota ufficiale. Tra gli altri club di Serie A anche Empoli, Genoa, Napoli e Sampdoria. Le società avranno 15 giorni di tempo per accedere agli atti e articolare le proprie difese

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La Procura Federale della Figc ha notificato a undici società la comunicazione di conclusione delle indagini relativamente al caso plusvalenze. A renderlo noto attraverso una nota ufficiale è stata la Juventus, uno dei club coinvolti nell'inchiesta. Oltre ai bianconeri, la comunicazione è arrivata ad altre quattro società di Serie A, ovvero Empoli, Genoa, Napoli e Sampdoria, a due di Serie B, Pisa e Parma, e a due di Serie C, Pescara e Chievo. A questi club se ne aggiungono anche due non più affiliati, Novara e Chievo. Le parti coinvolte avranno 15 giorni di tempo per accedere agli atti e preparare la difesa. La Procura Federale potrà procedere con eventuali deferimenti, ma vi è anche la possibilità che le posizioni vengano archiviate. Infine i club avranno anche la possibilità di patteggiare le eventuali pene.

Il comunicato della Juventus

"Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) - si legge nella nota ufficiale emessa dal club bianconero - comunica di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 10 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali, una “Comunicazione di conclusione delle indagini” dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze, in seguito alla segnalazione della Co.Vi.So.C., per l’ipotizzata violazione dell’articolo 31, comma 1, e degli articoli 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva". "Si precisa - prosegue il comunicato - che l’atto notificato, riguardante taluni trasferimenti perfezionati negli esercizi 2018/19, 2019/20 e 2020/21, non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale. La Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter dimostrare la correttezza del proprio operato".

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