Milan-Udinese, Pioli: "Scudetto? Obiettivo è migliorare i 79 punti. Non siamo stanchi"

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L'allenatore del Milan ha commentato la situazione in Ucraina: "Ne abbiamo parlato con i ragazzi. Siamo tutti molto preoccupati". Poi la partita di domani contro l'Udinese: "Servirà qualità, intensità e meno frenesia rispetto a Salerno, dove abbiamo commesso errori". E su Ibra: "Il rinnovo dipenderà da lui, ma conoscendolo penso che voglia continuare ancora con noi. E le sue condizioni migliorano"

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Dopo il mezzo passo falso di Salerno (2-2), il Milan di Pioli è chiamato a rispondere con una grande prestazione contro l'Udinese per non perdere il ritmo delle squadre in testa alla classifica che lottano per la conquista dello scudetto. Dalle condizioni del gruppo a quelle dei singoli, passando per lo stato d'animo della squadra e qualche commento anche sulla situazione legata alla crisi Russia-Ucraina: queste le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa

 

Il Milan di oggi a fine febbraio, sta meglio rispetto a un anno fa preciso?

"Noi stiamo bene sicuramente. E' chiaro che veniamo da una prestazione dove abbiamo commesso errori. Domani mi aspetto una partita più convincente".

 

La delusione di sabato sera si è trasformata in sollievo o rabbia dopo i passi falsi delle altre?

"Abbiamo analizzato la prestazione con lucidità. A Salerno abbiamo giocato con frenesia e non deve essere così. Volevamo spaccare la partita. A volte serve anche rallentare un po' i ritmi. Bisogna vivere bene i momenti della partita, e sapere quando rallentare e quando affondare. I risultati degli altri non ci interessano: possiamo condizionare solo le nostre prestazione". 

 

Quest'anno vede un po' meno preoccupazione sulle situazioni di Kessié e Romagnoli rispetto ai due in scadenza che ha allenato nella passata stagione?

"Sono problemi societari. Io non ho allenato giocatori in scadenza né anno scorso né quest'anno. Alleno giocatori professionali, seri e sempre sul pezzo. Continuerò a farlo finché sarà così". 

 

In cosa può crescere questo Milan?

"Possiamo crescere tanto. A Salerno siamo stati poco lucidi, dopo il vantaggio. Potevamo gestire meglio la palla, e poi dobbiamo migliorare sul trovare gli spazi giusti. Su questo abbiamo lavorato: mi aspetto passi avanti".

 

Pensa sia un caso che siano arrivati questi risultati altalenanti in testa alla classifica nell'ultima giornata?

"Questo è un momento particolare, sì, ma penso anche che sia successo qualcosa di irripetibile. La verità è che le partite sono tutte molto equilibrate e molto difficili. Vanno affrontate bene se vogliamo vincerle". 

 

Può chiarire la sua visione sugli obiettivi della squadra?

"Il nostro obiettivo chiaro dall'inizio dell'anno è migliorare il punteggio rispetto a quello di anno scorso. Se poi miglioreremo a tal punto da vincere lo scudetto sarà qualcosa di eccezionale, ma non dobbiamo perdere il nostro equilibrio. Dobbiamo cercare di curare tutti i dettagli per cercare di essere più bravi possibili da qui alla fine".

 

C'è qualche giocatore stanco in questo momento?

"No. Qualcuno potrei farlo rifiatare ma perché ho tante alternative e tutti stanno bene. Così possiamo alzare qualità e intensità. Noi abbiamo la testa solo a domani: mancano dodici partite alla fine del campionato e sono troppo importanti. Anche perché l'Udinese è un avversario tosto, difficile da superare". 

 

Come state vivendo come squadra la crisi Ucraina-Russa?

"Ne abbiamo parlato prima dell'allenamento. Siamo tutti molto preoccupati. Sono ragazzi giovani i miei, che sanno però cosa sta succedendo nel mondo. Il valore della vita non ha prezzo: sappiamo queste difficoltà. In questo momento, se c'è qualcosa che possa unire credo sia lo sport. Noi dobbiamo cercare di fare il nostro meglio per rendere la vita la più bella possibile. Ma sì: c'è molta preoccupazione".

 

Che cosa ne pensa dell'Udinese? 

"Sono una squadra di qualità, compatta, che riempie bene gli spazi. Sarà difficile ma dovremo essere bravi a muovere la palla velocemente e prendere le posizioni che sappiamo potranno mettere in difficoltà i nostri avversari. Servirà anche molta qualità e attenzione: dovremo fare le scelte giuste nei momenti giusti e con la tecnica migliore possibile. Sbagliare contro avversari come l'Udinese è pericoloso". 

 

Quota scudetto a quanto?

"Difficile prevederlo. Dodici partite sono tante. Le squadre dietro sono capaci di fare strisce positive. Serviranno tanti punti, forse non tanti quanto l'anno scorso". 

 

Due anni fa contro l'Udinese sbocciò Rebic. A Salerno ha segnato ed è sempre l'uomo del girone di ritorno...

"Mi aspetto tanto da uno dalla qualità come la sua. La sua condizione sta migliorando: in questo momento, oltre a lui ci sono anche Giroud e Rafael Leao. Avremo bisogno di tutti". 

 

Rinnoverebbe il contratto a Ibrahimovic? Come sta?

"Sono domande che vanno fatte a Zlatan: sarà importante la sua volontà. Per come lo conosco e per la voglia di aiutare questa squadra, io sono convinto che lui voglia continuare. Le sue condizioni stanno migliorando: lentamente, ma stanno migliorando. Stiamo valutando giorno per giorno. Dopo palestra e sabbia, oggi ritornerà a correre in campo. Vedremo". 

 

Siamo alla vigilia di una settimana molto importante, con Udinese, Inter e Napoli: sarà decisiva?

"Non so se sarà decisiva ma sarà importante sicuramente. Questo però diventa naturale avvicinandoci alla fine del campionato. I punti ora pesano sicuramente".

 

Saelemaekers come lo vede?

"E' un giocatore sempre dinamico e vivace. Deve trovare più precisione nella giocata decisiva. Ha le qualità per esserlo". 

 

Un commento su Lazetic: in che condizioni è?

"Sta meglio, ha fatto un lavoro importante. Domani non ci sarà, ma non mancherà molto per vederlo". 

 

Cosa può avere Pioli in più di Spalletti e Inzaghi per vincere lo scudetto?

"Pioli ha il Milan. Ho talmente tanta fiducia dei miei giocatori, che con loro tutto è possibile".