L'allenatore dei toscani: "Dobbiamo dare il massimo e sperare che loro non siano nella giornata migliore, il divario è notevole ma dobbiamo essere bravi a esaltarci". Sul momento della squadra: "Critiche eccessive, non dobbiamo andare in Champions". Milan-Empoli, sabato ore 20.45, in diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno, Sky Sport 251 e Sky Sport 4K
Una gara difficile almeno quanto affascinante per l’Empoli, che sabato sera a San Siro sfida il Milan capolista nella 29^ giornata di campionato. "Dobbiamo dare il massimo di quello che possiamo, sia come squadra che come individualità. Devi augurarti anche di avere buona sorte e che loro non siano nella loro giornata migliore. Il divario è alto, ma noi dobbiamo esaltare ciò che abbiamo sotto controllo", ha affermato Aurelio Andreazzoli in conferenza stampa. L’allenatore dell’Empoli ha risposto così ad alcune critiche, ritenute eccessive, rivolte alla sua squadra dopo il pareggio contro il Genoa nel precedente turno di campionato: "Quella di domenica è stata una battaglia, mi è dispiaciuto vederla raffigurata utilizzando aggettivi per lo più negativi, ma per me è un gran bel passo avanti. Non solo per il comportamento ma per la presa di coscienza che a volte va raschiato il barile. La classifica è buona. Stiamo giocando la serie A, non giochiamo contro il Querceta o il Castagnola. La critica deve essere giusta, sembra che siamo diventati l'Empoli che è partito con l'idea di andare in Champions, quindi diamoci una regolatina tutti quanti", ha proseguito Andreazzoli.
"Sensazioni buone, non ho motivi per essere scontento"
Empoli che affronterà nuovamente il Milan dopo la sconfitta per 4-2 del match del Castellani: “All'andata abbiamo affrontato il Milan con quattro punti di svantaggio dal primo posto, ora sono primi, questo significa che sono migliorati notevolmente”, ha proseguito Andreazzoli. Che comunque è fiducioso per quanto visto dalla sua squadra durante la settimana di allenamento: “Io ho sempre sensazioni buone, non ho mai motivi per essere scontento. Si tratta di un gruppo che va in autonomia, noi siamo lì per questo, il gruppo non ha bisogno di tanti stimoli per lavorare".