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Milan, Tomori: "Possiamo vincere contro chiunque. Ibra e Giroud sanno come si fa"

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©Getty

Il difensore rossonero non si nasconde: "Possiamo battere chiunque. Maignan, Giroud e Ibra sanno come si fa - spiega alla Gazzetta dello Sport - rispetto alla scorsa stagione siamo cresciuti, siamo un grande gruppo e corriamo l’uno per l’altro. Giovani sì, ma con un’identità"

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"Siamo concentrati su noi stessi e su quello che vogliamo fare. Abbiamo una strategia ben definita, l’abbiamo seguita e ci ha portato dove siamo. Ora dobbiamo insistere: se possibile giocare con ancora più intensità e concentrazione". In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Fikayo Tomori parla della possibile vittoria dello scudetto, dell’atmosfera che si respira nello spogliatoio e delle differenze tra il Milan di quest’anno e quello della scorsa stagione. "Veniamo da ottimi risultati e non vogliamo fermarci. Dobbiamo continuare questo percorso e il modo in cui ci approcciamo alle partite sta dando risultati. Speriamo di avere qualcosa da festeggiare a fine stagione". Dopo il pareggio dell’Inter a Torino, il Milan ha il destino nelle proprie mani nella fase più calda del campionato: "Lo abbiamo dimostrato a Napoli: conosciamo la strada da seguire per arrivare dove vogliamo e possiamo vincere contro chiunque- ribadisce Tomori - c’è gente che sa come si vince: Maignan ha vinto l’ultimo campionato in Francia, Giroud ha vinto il Mondiale e Ibra ha una mentalità incredibile. Da quando sono arrivato, mi ripete solo una parola: vincere"

"La classifica dirà chi sarà la squadra migliore: oggi premia noi"

Un Milan che ha perso un solo scontro diretto nelle partite giocate contro Inter, Napoli e Juventus, ma ha fatto fatica contro squadre di media e bassa classifica, come dimostrano i pareggi contro Salernitana e Udinese: "Semplicemente che non si possono vincere tutte le partite - osserva Tomori - noi ci proviamo ma il calcio è così. Tutte le avversarie sono pericolose. Non temiamo una squadra in particolare: L’Inter è forte, il Napoli ha qualità e mi piacciono anche Juventus e Roma. Ognuno ha punti di forza e punti di debolezza, ma alla fine sarà la classifica a dire chi sarà la squadra migliore e oggi i numeri premiano noi".

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"Corriamo ognuno per l’altro. Giovani sì, ma con un'identità"

Rispetto allo scorso anno, quando il Milan non riuscì a vincere lo scudetto, Tomori spiega come la squadra sia migliorata in diversi aspetti: "Ci sentiamo cresciuti, indubbiamente. In gran parte siamo quelli dell’anno scorso con esperienza in più, a livello personale e di squadra. Pioli non si stanca mai di insegnarci e abbiamo più consapevolezza delle nostre qualità. Siamo un grande gruppo, siamo forti in contropiede con gli esterni, abbiamo una buona fase difensiva. E corriamo ognuno per l’altro, con spirito di sacrificio. Abbiamo energia, intensità ma anche identità". Pioli, per dare uno stimolo in più, ha affisso la classifica della scorsa stagione nello spogliatoio: "Il paragone con l’ultimo campionato ci aiuta a capire che siamo sulla strada giusta - sottolinea il difensore - Pioli ci stimola continuamente".

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"Eventuale festa? Con Saelemaekers ci inventeremo qualcosa"

A nove giornate dalla fine Tomori ragiona solo di partita in partita, senza guardare all'eventuale traguardo: "Non so ancora come festeggerei, ma sono convinto che con Saelemaekers qualcosa ci inventeremmo. Per ora posso dire che se dovessi correre in campo dieci chilometri in più, certo non mi tirerei indietro". Spazio anche per un pensiero sul Chelsea, sua ex squadra che vive un momento particolare a causa del conflitto tra Russia e Ucraina: "Leggo le notizie dai giornali. Posso solo dire che è un periodo difficile che vede soffrire tantissime persone. Spero solo che chi ha il potere di farlo possa prendere delle decisioni per risolvere tutto il più velocemente possibile".

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