Roma-Lazio, Sarri: "Il derby è un evento unico. La battuta di Mourinho? Non fumo più"
lazioL'allenatore biancoceleste alla vigilia della sfida contro i giallorossi: "Il derby è il derby, non si può pensare alla classifica o al resto. Sarà una partita difficile come all'andata. Mourinho è arrivato in ritardo, ho smesso di fumare da giorni"
Maurizio Sarri non vuole sentir parlare di sfida per l'Europa alla vigilia del derby contro la Roma. "È una partita a parte" amette l'allenatore della Lazio che andrà a caccia della terza vittoria consecutiva dopo i successi contro Venezia e Cagliari, con l'obiettivo di restare davanti ai giallorossi in classifica.
Quanto è importante questo derby?
"Il derby è derby, non c'è nessun retropensiero. È una partita a parte, un evento unico. Non si può pensare alla classifica o al resto".
Che rapporto ha con Mourinho?
"Non c'è nessuna rivalità con lui, domani è Lazio-Roma e basta. Noi non siamo più importanti delle squadre che alleniamo. Quando ho parlato con lui mi ha fatto una buona impressione".
Cosa chiede alla squadra?
"Sarà una partita difficile come all'andata. Siamo due squadre di buon livello, entrambe abbiamo avuto alti e bassi in stagione, ma abbiamo il massimo delle motivazioni".
Le ha dato fastidio la battuta di Mourinho sul fumo?
"È arrivato tardi, io ho smesso di fumare da diversi giorni. Poi magari ricomincio, ma in questi giorni non sto fumando".
Ballottaggio tra Hysaj e Lazzari?
"Vediamo cosa decideremo di fare. Se spareremo tutto subito faremo una scelta, altrimenti un'altra".
L'avvicinamento al derby è stato diverso?
"È una partita particolare che pesa perché tutti ci tengono, ma poterlo giocare è una sensazione bellissima".
Che Roma si aspetta?
"Questo è difficile da prevedere. Io mi aspetto due squadre che cercheranno di imporre la loro partita, non mi aspetto calcoli".
La Lazio è in difficoltà emotivamente?
"Non penso che siamo carenti da un punto di vista emotivo. I segnali sono di maturità, la squadra negli ultimi 2-3 mesi è stata molto meno ondivaga".
Lotito ha parlato alla squadra?
"Il presidente non ha parlato alla squadra. Spesso prima della partita viene, però ci lascia molto tranquilli, interviene poco".
Tifosi contro Acerbi?
"La polemica faccio fatica a capirla. Sembra che ci sia dietro un gesto che ha fatto. Un gesto non può incrinare il lavoro di un ragazzo che ha dato tutto per anni. Spero che la parte dei tifosi che lo sta contestando riesca ad aiutarlo così come fanno con il resto della squadra sia in casa che in trasferta".