Serie A, i migliori giocatori del campionato: la top 11 di Stefano De Grandis
Siamo alla sosta per i play off mondiali. Tratteniamo il respiro, e in attesa della volata scudetto, proviamo a buttare giù l’11 migliore fino adesso. Lavoro complicato, perché rimarranno fuori molti protagonisti che meriterebbero. E alla fine scelgo il 3-4-3 che però comporterà sacrifici, soprattutto in mezzo al campo
Portiere: MAIGNAN
Poteva rimaner schiacciato dalla pesantissima eredità raccolta. Invece ha scansato pure quella. Insieme a una quantità di palloni che avrebbero potuto infilarsi nella porta rossonera. POLPO
Centrale di destra: SKRINIAR
Alla seconda stagione da braccetto difensivo, non sbaglia più nulla. Insuperabile nell’uno contro uno, ma anche rapido ad accorciare verso la fascia se necessario. Se manca De Vrji, si sposta in mezzo. INSOSTITUIBILE
Centrale dominante: KOULIBALY
Spalletti comincia a costruire il sogno scudetto quando, appena arrivato, si oppone alla cessione di KK. E quello appunto torna King, Re. Che fa belli anche i suoi cortigiani, Rahmani o Juan Jeses. SOVRANO
Centrale di sinistra: BREMER
Cancella in serie gli attaccanti più forti: Vlahovic due volte, immobile, Osimhen. Senso dell’anticipo e chiusure. A cui aggiunge anche tre gol, sfruttando la sua presenza sui corner. STATUARIO
Fascia destra: DI LORENZO
Qui la concorrenza è feroce, vista la forza di Dumfries, il valore tattico di Cuadrado o la novità conclamata di Faraoni. Scelgo Di Lorenzo, perché per il Napoli rappresenta l’attaccante a sorpresa. INSISTENTE
Mediano: TONALI
L’uomo nuovo del Milan, di lotta e di governo. Tra i costruttori di gioco, da citare certamente Barak, Milinkovic-Savic e Lorenzo Pellegrini. Ma la luce di Tonali ha fatto dimenticare l’eclissi di Kessie. FULCRO
Regista: BROZOVIC
L’Inter crolla senza di lui. Dopo aver comandato il campionato, invece, con la sua regia. Per questo vince la qualificatissima concorrenza di Bennacer, Maxime Lopez e Fabian Ruiz. RIFERIMENTO
Fascia sinistra: PERISIC
Il miglior interprete in assoluto, di una parte imparata solo un anno fa. Lascia le briciole alla sua alternativa Gosens. Gli alti e bassi e la specificità del ruolo penalizzano Theo Hernandez, miglior difensore mancino. URAGANO
Ala destra: BERARDI
Nella stagione in cui fa 100 gol in A col Sassuolo, cresce anche in tutto il resto. Nei tagli, nelle aperture, nella regia offensiva. L’uomo più in forma alla vigilia degli spareggi mondiali. COMPLETO
Centravanti: VLAHOVIC
La numero 9 era ambita da molti, leggi i numeri di Immobile o di Abraham, o l’esuberanza fisica con cui Osimhen sta trascinando il Napoli. Ma Dusan ha ridato vita alla Juventus. TOCCASANA
Ala sinistra: LEAO
Senza l’estro e la potenza di Rafa, Pioli non avrebbe assorbito le assenze in serie di Zlatan e Rebic. Invece ci è riuscito, spostando a sinistra il riferimento della manovra. Non dimentico Caprari, ma Leao è più bello. ESTETICO
