Inter, Gosens: "Rispetto Perisic, ma sono venuto qui per giocare"

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L'esterno nerazzurro in un'intervista a 11Freunde: "Con Perisic c'è sana concorrenza, andiamo d'accordo, ma sono qui per giocare. Quando sono arrivato è stato facile integrarsi nello spogliatoio". Sul suo arrivo in Italia: "Inizialmente all'Atalanta volevo sprofondare, ero totalmente a disagio. Poi sono diventato uno dei veterani"

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Arrivato all'Inter a gennaio e reduce dal primo gol contro il Milan, Robin Gosens ha fin qui giocato poco nonostante sia adesso in buona forma, come dichiarato anche da Simone Inzaghi. Il "colpevole" è sicuramente Ivan Perisic, che sta vivendo una grande stagione, diventando quasi insostiuibile per i nerazzurri. In un'intervista al magazine tedesco, 11Freunde, l'ex Atalanta ha parlato proprio dei suoi obiettivi in nerazzurro e del suo rapporto con il "rivale" nel suo ruolo: "Sono qui per 'rubare' il posto a qualcuno, ma spesso ciò ha un'accezione negativa. Nel mio caso no, perché ho rispetto per Ivan Perisic, che è davvero un grande giocatore - ha dichiarato Gosens - Andiamo d'accordo sin dall'inizio, anche se è normale che io sia venuto qui per giocare con regolarità, ma questo mi dispiace che andrebbe a sue spese". L'esterno tedesco ha parlato anche del suo primo approccio nello spogliatoio dell'Inter: "Quando sono arrivato ovviamente mi conoscevano tutti, quindi mi hanno semplicemente detto 'Ciao Robin, benvenuto'. È brutto quando arrivi nello spogliatoio e non sai come reagiscono le persone con te. Questa volta non è stato un problema però, perché conoscevo già molti ragazzi e c'era interesse reciproco a parlare e conoscersi meglio".

"All'inizio a Bergamo volevo sprofondare"

Un impatto positivo per il tedesco, che non ha avuto alcun problema a relazionarsi da subito con i compagni. Lo stesso però non può dire del suo arrivo all'Atalanta: "Quando sono arrivato a Bergamo cinque anni fa volevo sprofondare nel terreno, ero totalmente a disagio. Non sapevo quali fossero le regole e come comportarmi, ero fuori dalla mia 'comfort zone'. A raccontarlo adesso mi viene la pelle d'oca", spiega Gosens. Con il tempo però si è preso la leadership, diventando uno dei veterani: "Poi sono diventato uno dei più esperti e dei più anziani, mentre ora sono un nuovo arrivato ed è diverso, vengo tenuto d'occhio inizialmente. I primi giorni mi confronto sempre con me stesso, vorrei essere da subito quello che sono ma mi rendo conto che a volte devo trattenermi - spiega Gosens - Più passa il tempo, più entro in contatto con i miei nuovi compagni e più sarà facile. All'Inter ho dovuto ricominciare da zero, ciò che avevo fatto nello spogliatoio precedente non ha più valenza. Penso sia giusto così, anche per chi vale 100 milioni, perché è l'unico modo per andare a tutto gas".

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